Anchusa azurea
Anchusa azurea
Nome:
Anchusa azurea
Descrizione:
Anchusa azurea Mill. - Buglossa azzurra Anchusa azurea Mill. Gard. Dict., ed. 8. n. 9. (1768) Anchusa italica Retz. Boraginaceae Buglossa azzurra Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie. Descrizione: Pianta perenne, robusta, alta fino a 150 cm, con dense setole rigide patenti, generalmente di 1,5 - 3,5 mm. Foglie basali e cauline inferiori lanceolate o oblanceolate (1,5-4 X 6-15 cm), acute, più o meno intere e piane sul bordo, con picciolo quasi indistinto. Foglie superiori simili, ma sessili e di dimensioni ridotte. Inflorescenza panicolata con numerose cime dense, alla fruttificazione allungate e con calici distanziati di 1-2 cm. Brattee strettamente triangolari, acute, più corte del calice. Calice di 7-11 mm, fino a 20 mm alla fruttificazione, diviso fin quasi alla base in 5 lobi acuti e lineari, appressati e conniventi alla fruttificazione. Corolla rotata, azzurro-violetta (inizialmente rosa) con tubo dritto lungo quanto il calice e lembo con diametro di 9-15 mm, lobi arrotondati, chiusa alla fauce da 5 squame bianche con peli cilindrici allungati. Antere inserite nel tubo corollino, al di sotto delle squame e parzialmente sovrapposte a queste. Stimma bilobo. Mericarpi eretti, più lunghi che larghi. Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite). Antesi: da Aprile a Luglio Distribuzione in Italia: Presente su tutto il territorio nazionale con la sola eccezione del Trentino Alto Adige, dove in passato A. azurea è stata segnalata solo per errore. Habitat: incolti, bordi di campi e strade, pascoli aridi, dal piano fino ai 1200 m. Etimologia: Il termine generico deriva da greco ankousa = belletto. Nei tempi antichi infatti, si estraeva dalla radice di Anchusa officinalis L., una tintura rossa che veniva usata nella preparazione dei belletti coi quali le donne greche e romane si truccavano il viso. Il termine specifico per il colore della corolla. Da http://www.actaplantarum.org/
Comune:
Taormina
Località:
Castello Saraceno
Coordinate inizio percorso:
37°51'10''-15°17'10''
Coordinate fine percorso:
37°51'16''-15°17'04''
Quota inizio percorso:
239 m
Quota fine percorso:
375 m
Mappa percorso:
I sapori di Sicilia Dipartimento botanica Cutgana Parco botanico del Chianti Fungaioli siciliani Masseria Fontanazza Fiori di sicilia Sebastiano D'Aquino
La catalogazione dei fiori e della flora di questa pagina è stata possibile grazie alla competenza ed alla squisita cortesia del prof. Alfonso La Rosa, responsabile del gruppo facebook Flora spontanea siciliana, e di tutti gli iscritti al gruppo. A tutti un caloroso ringraziamento!
Camillo Bella
Copyright Camillo Bella 2009