Alesa Arconidea

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GreciDiceva Cicerone (Verrem, II, 3,170): « Siciliae civitates multae sunt, iudices, ornatae atque honestae, ex quibus in primis numeranda est civitas Halaesina […] » «Vi sono in Sicilia, o giudici, molte città belle e importanti, tra le quali va annoverata fra le prime la città di Alesa». I resti di Alesa si trovano in territorio di Tusa sulla costa settentrionale della Sicilia. Secondo Diodoro Siculo Alaisa fu fondata nel 403 a.C. e concessa ai Siculi dal tiranno Arconide di Herbita (da cui prese il secondo nome) come ringraziamento per l’aiuto avuto nella guerra con la potente Siracusa. La presenza di un tempio dedicato al dio Adrano testimonia l’influsso avuto sulla città da popolazioni provenienti dai territori Etnei. Alesa partecipava al gruppo delle sedici città, tutte di discendenza troiana, incaricate di fornire guarnizioni per la protezione del santuario di Venere Ericina a Erice. Dopo la conquista romana di Siracusa Alesa fu dominata per un breve periodo dai cartaginesi per rientrare ben presto nella sfera d’influenza romana ottenendo lo status di civitas libera ac immunis. Sotto Augusto la città divenne municipio e acquista la cittadinanza romana.
Foto di Michele Torrisi

Pagina Etnanatura: Alesa Arconidea.

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