Sant’Andrea Buccheri

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14-06-2015 20-40-07Sulla strada per Lentini a otto chilometri sulla destra si incontra, isolata in un pianoro delimitato a sud-est da una profonda valle la Chiesa di S. Andrea, bell’esempio di architettura normanno-sveva. La chiesa a pianta rettangolare e navata unica è formata da blocchi di calcare tenero perfettamente intagliati, su cui qua e là si scorgono graffiti e disegni di varia epoca. L’originario ingresso era da ovest, riservato ai monaci del contiguo convento, mentre i fedeli entravano da un ingresso laterale a nord: questo è formato da un bel portale ad arco acuto. Nel set­tecento fu mutato l’orientamento della chiesa con l’apertura di un ingresso nell’abside e lo sposta­mento dell’altare sul lato ovest.

La chiesa fu fon­data intorno al 1225 con scopi religiosi e politici: era forte in questa zona, che come detto prendeva il nome di Ragameli (casale del miele), la presen­za dei musulmani. Federico II vi fondò la chiesa e vi insediò i padri Teutonici proprio con lo scopo di combattere i saraceni. Ancora oggi gli anziani di Buccheri ricordano la leggenda secondo cui chi nasceva a S. Andrea era balbuziente (“ciociu”). Ritornati indietro si incontra una strada che porta alla cava della “strilla”. Si tratta di un lungo e stretto (da qui il nome) “canyon” naturale for­malo dall’erosione del fiume S. Leonardo: il luogo è spesso impervio e in molte zone irraggiungibile, con frequenti ingrottamenti, improvvisi cunicoli ancora inesplorati, dove l’acqua sparisce per ricomparire più a valle.

Da Comune di Buccheri

Foto di Michele Torrisi

Sito Etnanatura: Sant’Andrea Buccheri.

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