-
Castello di Montalbano
-
Rifugio Chiusitta
-
Monte Minardo
-
Bricinna
-
Monte Egitto
-
Acquedotto romano Porrazzo
-
Castello di Tripi
-
Quercia del Sommacco
-
Pineta di Graniti
-
Galleria drenante Acicastello
-
Monte Arso
-
Castello Adrano
-
Ipogeo ebraico di Scalarangio
-
Postoleoni
-
Grotta della Neve
-
Megara Iblea
-
Roverella monte Egitto
-
Alcantara gurne area archeologica
-
Museo Antonio Di Vita
-
Zelantea
Conyza bonariensis
Conyza bonariensis
La Saeppola di Buenos Aires (nome scientifico Conyza bonariensis (L.) Cronq., 1943; o anche Erigeron bonariensis L.) é una pianta erbacea, annuale a piccoli fiori, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Il nome del genere (Conyza) deriva dal greco konops (= pulci), o konis (= polvere), alludendo alla polvere secca che la pianta utilizzata per respingere gli insetti indesiderati. Il nome della specie (bonariensis) indica il luogo d'origine di queste piante.
Il genere di questa pianta é stato definito dal botanico Christian Friedrich Lessing (1809-1862) in una pubblicazione del 1822. Mentre quello specifico é stato assegnato alla pianta dal naturalista svedese Carl von Linne (1707-1778); ma é il botanico americano Arthur J. Cronquist (1919-1992) che ne ha studiato a fondo le caratteristiche e i cui risultati sono stati pubblicati nel 1943.
Gli inglesi chiamano questa pianta con il nome di Asthmaweed ma anche Argentine Fleabane; i francesi la chiamano crigrron crepu oppure Conyze de Buenos Aires; i tedeschi: Sudamerikanisches Berufskraut.
Gli individui di questa specie normalmente sono alti da 10 a 60 cm, ma in America (luogo di origine) possono arrivare fino a 100-150[1] cm di altezza. La forma biologica della specie é terofita scaposa (T scap) : ossia é una pianta annuale con fusto allungato e poco foglioso.
Radici secondarie da rizoma.
Il fusto é eretto o ascendente, striato e ramificato in altro; la superficie si presenta con peli appressati misti a qualche pelo patente.
Le facce delle foglie sono pubescenti con peli ispidi; il margine é grossolanamente dentato (ma a volte si presenta anche intero); sono uninervie e hanno un apice acuminato. Il colore del fogliame in certi individui puó essere verde con riflessi bluastri.
Foglie basali: le foglie basali hanno un breve picciolo e sono a forma oblanceolata o lineare - lanceolata. Dimensioni delle foglie basali maggiori: larghezza 10 mm, lunghezza 30 - 80 mm.
Foglie cauline: le foglie cauline lungo il fusto sono disposte in modo alterno, sono amplessicauli e progressivamente piú brevi e lineari. Dimensione medie delle foglie cauline: larghezza 2-10 mm, lunghezza 10 - 50 mm.
L'infiorescenza é composta da singoli capolini terminali disposti a pannocchia o a racemo (raramente a corimbo). La struttura dei capolini é quella tipica delle Asteraceae : un peduncolo sorregge un involucro formato da piú squame che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: quelli esterni ligulati (in questo caso atrofizzati) e quelli interni tubulosi (in questo caso sono anche esterni).
L'involucro é cilindrico o piriforme, lievemente tozzo. Le squame sono ispide e sono disposte in 2 serie sovrapposte in modo embricato; quelle esterne (quindi le inferiori) sono di colore verdolino - violaceo e a forma lanceolata; quelle interne (quindi le superiori) sono piú brevi e lineari ed hanno un colore piú violaceo. Il ricettacolo é piano. Dimensioni dell'involucro:
Link percorso:
Chiesa santi Pietro e Paolo
Comune: Casalvecchio - Località: San Pietro
Coordinate. Inizio percorso: 37°56'21''-15°18'18''- Fine percorso: 37°56'49''-15°18'31''
Quota. Inizio percorso: 138 m - Fine percorso: 138 m