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Veronica cymbalaria
Veronica cymbalaria
Veronica cymbalaria
Veronica con foglie di cimbalaria (nome scientifico Veronica cymbalaria Bodard, 1798) é una pianta erbacea annua appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae.
Etimologia
Il nome generico (Veronica) deriva dal personaggio biblico Santa Veronica, la donna che ha dato a Gesú un panno per asciugare il suo volto mentre é sulla via del Calvario. Alcune macchie e segni sui petali della corolla di questo fiore sembrano assomigliare a quelli del sacro fazzoletto di Veronica. Per questo nome di pianta sono indicate altre etimologie come l'arabo "viru-niku", o altre derivate dal latino come "vera-icona" (immagine vera). L'epiteto specifico (cymbalaria) indica che le foglie sono simili alle foglie peltate della pianta cimbalaria (Cymbalaria muralis).
Il nome scientifico della specie é stato definito dal medico e botanico francese Pierre-Henri-Hippolyte Bodard de la Jacopiére (1758 - 1826) nella pubblicazione "Mèmoire sur la Vèronique cymbalaire, Dissertation sur les plantes hypocarpogèes" del 1798.
I frutti
La lunghezza di queste piante varia tra 5 e 40 cm. La forma biologica é terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poichè, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Sulla superficie delle piante sono presenti dei peli ghiandolari. Nel secco anneriscono.
Radici
Le radici sono secondarie da rizoma.
Fusto
La parte aerea del fusto é prostrata-ascendente. I fusti sono alti 2 – 10 cm.
Foglie
Le foglie sono disposte in modo opposto e sono brevemente picciolate. La forma della lamina é rotonda con profondi lobi (5 - 9) e con base cuoriforme (o raramente cuneata). Le foglie verdi di sopra, arrossiscono di sotto. La superficie ha una pelositá piú o meno fitta (raramente é glabra); i peli, semplici, sono rigidi ed allungati. Possono essere presenti anche peli ghiandolari. Il picciolo é lungamente cigliato. Dimensione delle foglie: larghezza 9 – 20 mm; lunghezza 6 – 20 mm.
Infiorescenza
Le infiorescenze sono dei racemi terminali, lunghi e lassi con una ventina di fiori al massimo. I racemi non sono chiaramente separati dalla parte fogliare (tipo B - vedi figura). Nell'infiorescenza sono presenti delle brattee simili alle foglie e lunghe piú o meno come i peduncoli. I fiori sono posizionati all'ascella di una brattea. Le brattee sono disposte in modo alterno (a volte sono opposte). I peduncoli alla fruttificazione si allungano (15 – 30 mm) e sono ricoperti da fitti peli allungati (possono essere presenti peli ghiandolari).
Fiore
I fiori sono ermafroditi e tetraciclici (composti da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo), pentameri (calice e corolla divisi in cinque parti).
Calice: il calice campanulato, gamosepalo e piú o meno attinomorfo, é diviso in 4 lacinie intere con forme ovali.
Corolla: la corolla é gamopetala e debolmente zigomorfa con forme tubolari (il tubo é corto) e terminante in quattro larghi lobi da ovali a orbicolari e patenti (il lobo superiore é leggermente piú grande - due lobi fusi insieme, quello inferiore é piú stretto). La corolla é resupinata; i lobi sono appena embricati. Il colore della corolla é bianco. Larghezza della corolla (diametro): 6 – 12 mm.
Androceo: gli stami sono due (gli altri tre sono abortiti) e sono leggermente piú corti della corolla. I filamenti sono adnati alla corolla. Le antere hanno due teche piú o meno separate, uguali con forme arrotondate.
Gineceo: il gineceo é bicarpellare (sincarpico - formato dall'unione di due carpelli connati). L'ovario (biloculare) é supero con forme ovoidi e compresso lateralmente. Gli ovuli per loculo sono da numerosi a pochi (1 - 2 per loculo), hanno un solo tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule). Lo stilo, filiforme con stigma capitato e ottuso, é breve e sporge dalla insenatura della corolla. Il disco nettarifero é presente nella parte inferiore della corolla (sotto l'ovario). Lunghezza dello stilo: 1 – 2 mm circa.
Fioritura: da febbraio a maggio
Frutti
Il frutto é del tipo a capsula divisa fino a metá in due lobi e bordi appena smarginati e ricoperta da peli semplici o ghiandolari. La forma della capsula é piú o meno subsferica (non appiattito-compressa). La deiscenza é loculicida. I semi, incavati a conchiglia con superficie a coste, non sono molti.
Riproduzione
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). L'elaisoma (sostanza zuccherina) biancastra all'interno dei semi attira le formiche.
Distribuzione e habitat
Tassonomia
La famiglia di appartenenza (Plantaginaceae) é relativamente numerosa con un centinaio di generi. La classificazione tassonomica di questa specie é in via di definizione in quanto fino a poco tempo fa il suo genere apparteneva alla famiglia delle Scrophulariaceae (secondo la classificazione ormai classica di Cronquist), mentre ora con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (classificazione APG) é stata assegnata alla famiglia delle Plantaginaceae; anche i livelli superiori sono cambiati (vedi il box tassonomico iniziale). Questa pianta appartiene alla sottotribú Veroniciinae (tribú Veroniceae e sottofamiglia Digitalidoideae). Il genere Veronica é molto numeroso con oltre 250 specie a distribuzione cosmopolita.
Filogenesi
La specie V. cymbalaria tradizionalmente appartiene alla sezione Pocilla Dumort.. Questo gruppo é caratterizzato da un ciclo biologico annuo, dalle infiorescenze formate da racemi terminali con brattee ben distinte dalle foglie oppure i fiori sono isolati all'ascella di foglie normali (quindi le brattee non si distinguono dalle foglie), dal calice a 4 lobi e dai semi piani o incavati.
Inoltre la specie di questa voce fa parte del Gruppo di V. cymbalaria, un complesso poliplodie di origine mediterranea comprendente le seguenti specie: V. cymbalaria, Veronica panormitana Guss. e Veronica trichadena Jord. & Fourr..Questo gruppo si presenta con i seguenti caratteri:
il portamento é annuo con fusti prostrati o ascendenti (le piante anneriscono nel secco); sulla superficie delle piante sono presenti peli ghiandolari;
le foglie sono opposte con lamina ovata, arrotondata o reniforme (alla base puó essere cuneata); i contorni sono lobati (5 - 9 lobi) o dentellati (5 - 7 dentelli);
l'infiorescenza é allungata con 10 - 25 fiori (i boccioli sono penduli); sono presenti delle brattee simili alle foglie alle cui ascelle crescono i fiori;
il calice possiede 4 lacinie con forme da ovali a spatolate, ristrette alla base e con apice ottuso; la superficie puó essere pubescente o glabra; dopo la fecondazione hanno un portamento patente;
il colore della corolla é bianco con diametri da 4 a 12 mm;
i peduncoli alla fruttificazione sono lunghi 8 - 30 mm (lunghi piú o meno come le foglie corrispondenti); hanno un portamento patente o ricurvo; possono essere glabri o pelosi (per peli ghiandolari);
lo stilo é lungo 0,4 - 2 mm;
la capsula ha delle forme subsferiche appena smarginata (dimensioni della capsula: 4-5 x 3-4 mm); puó essere pelosa o glabra;
i semi sono pochi (2 - 4) con colori bruno-aranciati, fortemente incavati e provvisti di elaisoma (dimensione dei semi: 1,8-2,2 x 2-3 mm).
Le tre specie componenti questo gruppo si distinguono per i seguenti caratteri:
Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) é Euri-Mediterraneo. Distribuzione: in Italia é una specie comune ovunque (manca nelle Alpi italiane). Fuori dall'Italia, sempre nelle Alpi, questa specie si trova in Francia (dipartimento delle Alpes-Maritimes). Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nel Massiccio Centrale, Alpi Dinariche e Monti Balcani. Nel resto dell'Europa e dell'areale del Mediterraneo questa specie si trova dalla Penisola Iberica alla Grecia (solamente lungo le coste del Mediterraneo); si trova inoltre in Anatolia, nell'Asia mediterranea e nel Nord Africa (mediterranea). Habitat: per questa pianta gli habitat tipici sono le rocce, i muri, gli orti, le vigne, gli oliveti, i giardini e i ruderi in genere. Il substrato preferito é calcareo ma anche calcareo/siliceo con pH basico, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere secco. Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 800 m s.l.m.; nelle Alpi frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare e planiziale al livello del mare.
Fonte Wikipedia.
Link percorso: Timpa Falconiera
Comune: Acireale - Località: Santa Caterina
Coordinate. Inizio percorso: 37°37'21''-15°10'16''- Fine percorso: 37°38'43''-15°09'46''
Quota. Inizio percorso: 137 m - Fine percorso: 136 m
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