Etnanatura Fauna: Bufo bufo
  • Santa Venerina

    Santa Venerina

  • Priolo Gargallo

    Priolo Gargallo

  • Canicattini Bagni

    Canicattini Bagni

  • Noto

    Noto

  • Mojo Alcantara

    Mojo Alcantara

  • Mongiuffi Melia

    Mongiuffi Melia

  • Mistretta

    Mistretta

  • Lentini

    Lentini

  • Milo

    Milo

  • Patti

    Patti

  • Novara di Sicilia

    Novara di Sicilia

  • Vizzini

    Vizzini

  • Santa Domenica Vittoria

    Santa Domenica Vittoria

  • Centuripe

    Centuripe

  • Castell Umberto

    Castell Umberto

  • San Gregorio

    San Gregorio

  • Piraino

    Piraino

  • Castelmola

    Castelmola

  • Nicosia

    Nicosia

  • Mascali

    Mascali

Italiano English Etna - Giovedì 06-06-2024 19:19:31 - Il sole sorge alle 05:36 e tramonta alle 20:20 - Luna nuova luna
Le news di Etnanatura -- Ponte sant Alfano -- Parco Zafferana -- Cedro parco Zafferana -- Cava Misericordia -- Schiena dell'Asino Piano del Vescovo -- Schiena dell'Asino monte Pomiciaro -- Hanno visitato il sito: 93.602.391 utenti - Nel 2024: 2.282.133 - Nel mese di Giugno: 87.079 - Oggi: 19.314 - On line: 231
Bufo bufo
Bufo bufo
Bufo bufo
Il rospo comune (Bufo bufo Linnaeus, 1758) è un anfibio anuro della famiglia Bufonidae, diffuso in Eurasia e nel nord-ovest dell'Africa. Il rospo comune è protetto dalla convenzione di Berna per la salvaguardia della fauna minore. È l'anfibio più grande d'Europa, e raggiunge addirittura i 20 cm (zampe escluse). La sua colorazione è marrone, che può tendere al rossiccio, il ventre tende ad essere biancastro. La pelle presenta numerose verruche, che secernono sostanze urticanti solo se a contatto con le mucose. Le pupille del rospo comune sono orizzontali; l'occhio è di color oro scuro o rame, e nel suo collo vi sono due ghiandole parotoidi ovali. Queste ghiandole contengono un liquido biancastro irritante per le mucose. Gli animali della zona meridionale dell'areale tendono ad essere più grandi e con pelle più "spinosa" cioè con verruche più prominenti. Prevalentemente notturno, di giorno tende a nascondersi in buche o anfratti, sotto le pietre o comunque in luoghi riparati dalla luce, se minacciato assume una caratteristica posa intimidatoria con la testa abbassata e le parti posteriori sollevate. Rispetto a Bufo viridis frequenta ambienti più asciutti e tende a tornare sempre nella stessa pozza d'acqua per riprodursi, a volte percorrendo anche diversi chilometri. Durante questi spostamenti molti individui riproduttori vengono uccisi dalle automobili. A causa di ciò, oltre che alla scomparsa dei siti riproduttivi, questo animale tende a scomparire dalle zone più antropizzate. Si nutre praticamente di qualsiasi cosa riesca ad entrare nella sua bocca: insetti in primis, lumache, lombrichi, piccoli vertebrati come ad esempio piccoli topi. Dopo il letargo invernale, in concomitanza con la primavera inizia la stagione degli accoppiamenti: i rospi si recano vicino ai luoghi di riproduzione (solitamente vicino a corsi d'acqua, pozze o stagni) verso l'inizio di marzo e lì i maschi si aggrappano alle ascelle delle femmine, che sono visibilmente più grandi. Questo è il cosiddetto amplesso ascellare, a volte la femmina può essere approcciata da cosi tanti maschi da restare soffocata e morire. La femmina depone in acqua circa 10 000 uova in un cordone gelatinoso, contemporaneamente le uova vengono fecondate dal maschio. Queste uova poi si schiuderanno, facendo uscire dei minuscoli esserini neri acquatici: i girini. Questi, nutrendosi soprattutto di alghe e altri minuscoli materiali organici, crescono. La temperatura dell'acqua nella zona dove si trovano deciderà la velocità della loro metamorfosi: più è calda l'acqua, più veloce sarà la metamorfosi. Questo perché l'alta temperatura dell'acqua è sintomo che la loro pozza si sta prosciugando. Ai girini spuntano dapprima le zampe inferiori, e successivamente le zampe anteriori: da questo momento iniziano a digiunare, perché il loro apparato boccale (e digerente) si sta trasformando: infatti da onnivori diverranno insettivori. La metamorfosi dura uno o due giorni; il metamorfosando inizia ad assorbire la coda, e nel giro di appunto 24 - 48 ore scomparirà. il neometamorfosato è il più piccolo in assoluto fra gli anfibi: è lungo circa un cm. La sua pelle è ancora liscia per favorire la traspirazione. Digiunerà ancora per circa 4 giorni, dato che utilizzerà come fonte nutrizionale le energie della coda riassorbita. Vocalizzazioni.Un gracidio piuttosto acuto, formato da 2 - 5 sillabe ripetute. Le vocalizzazioni non sono particolarmente intense rispetto alla taglia raggiunta da questa specie. Vocalizzazioni [modifica] Un gracidio piuttosto acuto, formato da 2 - 5 sillabe ripetute. Le vocalizzazioni non sono particolarmente intense rispetto alla taglia raggiunta da questa specie. La specie è ampiamente diffusa in Europa (con l'eccezione dell'Irlanda), in Asia (Medio Oriente e Asia centro-settentrionale) e in Nord Africa (Marocco, Algeria e Tunisia).
Link percorso: Monte Fior di Cosimo
Comune: Zafferana Etnea - Località: Piano dell'acqua
Coordinate. Inizio percorso: 37°42'07''-15°05'42''- Fine percorso: 37°42'34''-15°04'47''
Quota. Inizio percorso: 740 m - Fine percorso: 1175 m
Avvertenze - Chi siamo - Mappa del sito - Siti amici - Sitografia Etna - Scrivici

© 2024 Etnanatura.it - Camillo Bella - Tutti i contenuti del sito sono distribuiti con licenza Creative Commons attrib. non comm.4.0 Italia(CC BY-NC-SA 4.0 DEED)