Il popolo Curdo

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Il popolo curdo viene un’altra volta tradito. Dopo aver combattuto contro l’Isis al fianco della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti e aver avuto un ruolo decisivo per fermare l’avanzata delle milizie fondamentaliste, ora i curdi vengono abbandonati: le truppe americane hanno lasciato le zone che ora sono state invase dai turchi solo pochi giorni fa, come a dare campo libero all’operazione di Erdoğan, un tacito e malcelato assenso.
I curdi sono un popolo che da un secolo cerca la sua indipendenza e che, pur non avendo uno Stato autonomo, nella regione siriana del Rojava è stato capace di creare comunità gestite su principi democratici, egualitari. Le guerrigliere curde dell’Unità di Protezione delle Donne (YPJ) che hanno combattuto coraggiosamente contro i miliziani dell’Isis hanno entusiasmato l’Occidente. E ora? Ora rischiano di essere maciullati da Erdoğan. L’Europa non può permetterlo.

Roberto Saviano

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Sono italiano

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Diversamente italiani?

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Buon Natale?

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Siria, Madonna con bambino.

 

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45565 per Emergency

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“NESSUNO ESCLUSO”: aiutaci a tutelare il diritto alla cura per tuttiSostieni il nostro lavoro in Italia con una donazione al numero 45565

Dal 17 ottobre 2016 al 17 aprile 2017 abbiamo lanciato una campagna di raccolta fondi attraverso il numero solidale a favore del Programma Italia.

Inviando un SMS al numero 45565, farai una donazione del valore di 2 euro con il cellulare personale TIM, Vodafone e Wind;
oppure puoi effettuare una telefonata da rete fissa al 45565 del valore di 2/5 euro da Tim e Infostrada e 2 euro da Vodafone.

Così contribuirai a sostenere il Programma Italia e a offrire cure gratuite ai migranti, agli stranieri e alle fasce più svantaggiate della popolazione italiana.

L’obiettivo della campagna

La campagna si propone di raccogliere fondi per aprire un centro di orientamento sociosanitario e finanziare due ambulatori mobili a Milano.
Lavoriamo già a Milano già dal 5 agosto 2015 in collaborazione con la ASL Milano con un ambulatorio mobile posizionato in alcune aree disagiate della città: Lorenteggio, Piazza Prealpi, Stazione Centrale, San Siro.

In questi mesi di attività, l’ambulatorio mobile ha registrato una media di 40 visite e prestazioni infermieristiche ogni giorno. L’esperienza maturata con l’ambulatorio mobile e l’aumento dei bisogni ci hanno confermato la necessità di ampliare il nostro intervento con un altro ambulatorio mobile e un centro di orientamento sociosanitario, che permetta di rispondere meglio ai crescenti bisogni di salute in città.

 

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Quale ricordo

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i-campanili-ai-tempi-del-fascismo

Verso la fine di Settembre, indignato per il fatto che ad Aci Catena si fosse dedicata una strada ad un gerarca fascista e che molti politici di Acireale avessero rivendicato un uguale trattamento per la loro città, ho inviato un post a due gruppi Facebook acesi: “L’ago della bilancia” e “Acirealeblog”. Niente di particolare, nessun termine o concetto che potesse risultare minimamente offensivo. Facevo solo notare che Acireale avrebbe fatto meglio a ricordare la memoria di  tre deportati acesi nei campi di concentramento nazisti  (Giuseppe Barbagallo, Sebastiano Pulvirenti e Sebastiano Tropellone) e quella del professor Carmelo Salanitro, insegnante nel Liceo acese Gulli e Pennisi e morto nel campo di concentramento di Dachau. Ebbene, incomprensibilmente, il post è stato epurato!  Chiedo ai due amministratori del gruppo di motivare quella che per me risulta un’incomprensibile censura, ma nessuno dei due ritiene di rispondermi.

Posso pensare che le due città stiano vivendo uno stato di degrado morale e civile forse irreversibile?

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In memoria dei giusti

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image29Mentre quasi tutti i politici di Aci Catena e Acireale fanno a gara ad individuare quale strada dedicare ad un ex gerarca fascista, segretario politico del PNF di Acireale dal 17 agosto 1939 al luglio 1943 cioè negli anni del fascismo atroce (quello della deportazione degli ebrei e della guerra mondiale), vorrei ricordare i nomi di tre deportati acesi nei campi di concentramento nazisti: Giuseppe  Barbagallo, Sebastiano Pulvirenti e Sebastiano Tropellone. Ad essi si aggiunge il prof. Carmelo Salanitro che insegnò latino e greco nel liceo “Gulli e Pennisi”, deportato per le sue idee antifasciste al Campo di concentramento di Dachau, poi in quello di Mauthausen, dove fu ucciso in una camera a gas tra il 23 e il 24 aprile 1945.

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Etna X Emergency

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ETNAxEMERGENCYconEtnanatura

Il gruppo Emergency di Catania, il sito  www.etnanatura.it e l’associazione Etnatura organizzano, dal 2 all’8 Maggio una settimana di eventi, che spazieranno dalla Musica al Teatro, dalle Visite guidate a carattere Storico-Culturale per Catania alle Escursioni Naturalistiche sull’Etna, dagli Spettacoli di Buskers ai Laboratori ludico-naturalistici per bambini, fino alla visita dell’Osservatorio Astrofisico di Catania, col duplice obiettivo di diffondere una cultura di Pace e Tutela dei Diritti Umani e di raccogliere fondi per Emergency.

L’amore per la natura, per la nostra storia e per i paesaggi dell’Etna e la necessità morale di dare un nostro piccolo contributo all’attività di Emergency hanno coinvolto anche altre Associazioni, quali Siculi, Terracaura, Stelle e Ambiente, Ticuntu, il Ferraris di Acireale, il WWF Sicilia nord orientale Giarre e Gammazita. Gli stessi motivi ci inducono a chiedere il vostro contributo, sicuri peraltro che nel carnet delle proposte ve ne sarà almeno una che accoglierà la vostra adesione.

TUTTI i fondi raccolti saranno interamente devoluti ad Emergency, coniugando l’amore per la natura e per la nostra terra con la possibilità di sostenere i progetti umanitari di Emergency attivi anche in Italia.

Dal 2006 Emergency offre cure gratuite anche in Italia con i tre poliambulatori di Marghera, Palermo e Polistena e cinque ambulatori mobili attivi nelle campagne del sud Italia per portare cure agli stagionali e ai migranti appena sbarcati sulle coste di Siracusa.

Nei suoi ambulatori e nel suo centro di Sassari, Emergency offre anche servizi di orientamento sociosanitario. Nonostante sia un diritto riconosciuto, infatti, anche in Italia il diritto alla cura è spesso un diritto disatteso: migranti, stranieri, poveri spesso non hanno accesso alle cure di cui hanno bisogno per scarsa conoscenza dei propri diritti, difficoltà linguistiche, incapacità a muoversi all’interno di un sistema sanitario complesso (per altre informazioni sul Programma Italia di Emergencyhttp://www.emergency.it/italia/index.html).

L’elenco completo delle iniziative è in continuo aggiornamento sulla pagina:https://www.etnanatura.it/emergency/altro/attivita.php.

Partecipa anche tu alle iniziative di Etna X Emergency e condividi foto, impressioni, video con eventuale link nel gruppo Facebook Etna per Emergency.

Per conoscere l’elenco delle attività clicca qui.

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Al referendum del 17 Aprile voto sì

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Ambiente: Greenpeace protesta contro le trivelle

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