Chiediamo il ritiro del DDL “La buona scuola”

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mYdQgAvhCydnmvZ-800x450-noPadFirma anche tu la petizione.

DALLA SOCIETÀ CIVILE ALLA SOCIETÀ CIVILE

Questa non è la protesta di un settore, di una sigla sindacale, di una parte politica, di destra, di sinistra o di centro

LA SCUOLA PUBBLICA È DI TUTTI

e riguarda direttamente il futuro dei nostri figli

Con questo DdL della “Buona Scuola” si vuole svuotare di contenuti e di risorse (al di là delle dichiarazioni di facciata) la scuola pubblica e se ne minaccia la conduzione democratica

Il fatto che l’80% dei docenti abbia scioperato e che centinaia di migliaia di persone di tutta la società civile siano scese in piazza il 5 maggio non ha fermato l’iter parlamentare del DdL.
A marce forzate, di sabato sera ! (il 9 maggio), il testo della riforma ha passato l’esame della VII Commissione Cultura. Ne è uscito un testo peggiore della proposta governativa

NOI CHIEDIAMO IL RITIRO DEL DdL “LA BUONA SCUOLA”

CHIEDIAMO CHE SI PROVVEDA ALLA RIFORMA DEL COMPARTO SCUOLA CON IL CONFRONTO E I TEMPI DOVUTI

CHIEDIAMO CHE INTANTO SI PROVVEDA ALLE NECESSARIE ASSUNZIONI CON UN DECRETO CHE RISPONDA A CRITERI DI EQUITÀ

La posta in gioco è la Scuola. Se la “Buona Scuola” diventa legge, per anni dovremo subirne le conseguenze
Se riusciamo a bloccare questo percorso scellerato, potremo tutti insieme porre mano a

UNA RIFORMA VERAMENTE EFFICACE E CONDIVISA

Firma anche tu la petizione.

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Nostalgie renziane

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Le bugie di Pinocchio

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scartolina_sito-1024x444I ‘gufi’ della buonascuola oggi hanno svuotato le scuole e riempito le piazze e le strade d’Italia: lavoratori della scuola, studenti e famiglie che chiedono di investire nella scuola pubblica, laica e democratica, e nel diritto allo studio per tutte le cittadine e cittadini del Paese, come stabilito dagli articoli 3-33-34 della nostra Costituzione. Il Pd risponde alle piazze con slide tardive ed equivoche che risponderebbero alle critiche, pressoché unanimi, rivolte al ddl: una risposta tardiva perché per mesi governo e maggioranza hanno rifiutato il confronto con il mondo della scuola e della ricerca pedagogica, equivoca perché ancora una volta il PD gioca con le parole e occulta la sostanza della cosiddetta ‘riforma’, che resta inalterata nonostante gli emendamenti.

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Le slide sono presentate con l’hashtag #vogliosapere, come se i 500mila oggi in piazza non sapessero leggere. Gli rispondiamo #fattiladomandagiusta. Quante risorse alla scuola pubblica? Troppo poche e un ulteriore regalo alle private. C’è il diritto allo studio, nel Paese dei Neet e della dispersione scolastica al 17%? No, non c’è. Si assumono i precari docenti e ata come promesso e come stabilito da una direttiva europea e dalla legge dello stato? No, ancora nessuna certezza per precari dopo tante false promesse, e nulla per gli ata. Davvero il dirigente sindaco sceglie i neoassunti e ‘premia’ i docenti con criteri del tutto soggettivi? Sì, cancellando criteri trasparenti ed imparziali, svuotando la contrattazione di Istituto e il ruolo del collegio docenti, con un’evidente svolta autoritaria che mette a rischio la libertà d’insegnamento sancita dalla Costituzione

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E al PD, oltre a #fattila domanda giusta diciamo #dattilarispostagiusta: non votare il ddl buonSCARTOLI_SCUOLA4 SCARTOLI_SCUOLA5ascuola

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