Bellis annua
Bellis annua
Nome:
Bellis annua
Descrizione:
La Pratolina (nome scientifico Bellis L. 1753) è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, dall'aspetto di piccole erbacee annuali o perenni dalla tipica infiorescenza simile ad una margheritina. <br>Etimologia<br> Per i fiori così comuni come questo, l'etimologia del nome è sempre un problema in quanto si deve risalire parecchio indietro nel tempo. Alcuni dicono che il nome derivi da Bellide, una delle barbare e crudeli figlie (chiamate Danaidi) di Dànao, re di Argo; altri lo fanno derivare dal latino bellum (= guerra) in riferimento alle sue presunte capacità di guarire le ferite. Più facilmente, secondo i filologi moderni, il suo nome deriva dall'aggettivo (sempre latino) bellus (= bello, grazioso) con riferimento alla delicata freschezza di questo fiorellino. Il nome scientifico di questo genere attualmente accettato (Bellis) è stato proposto da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione ”Species Plantarum” del 1753. La specie tipo per il genere è Bellis perennis L. 1753. <br> I dati morfologici si riferiscono soprattutto alle specie europee e in particolare a quelle spontanee italiane. L'altezza di queste piante difficilmente supera i 30 cm. Sono piante acauli, senza un fusto vero e proprio: il peduncolo fiorale nasce direttamente dalla rosetta basale. La forma biologica prevalente è emicriptofita rosulata (H ros), ossia sono piante erbacee (quasi cespitose) perenni con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve con delle foglie disposte a formare una rosetta basale. Altre forme biologiche sono T scap (terofita scaposa per la Bellis annua L.) e P nivale (fanerofita nivale – Bellis pusilla (N. Terr.) Pign.). <br>Radici<br> Le radici sono secondarie da fittone o rizoma. <br>Fusto<br> Parte ipogea: la parte sotterranea consiste in un breve rizoma (a carattere fittonante). Parte epigea: la parte aerea è eretta, pressoché priva di foglie (fusto afillo), alla sommità della quale si trova l'infiorescenza. <br>Foglie<br> Normalmente è presente solamente una rosetta basale con foglie spatolate allungate e ristrette verso il picciolo (alato) mentre la parte più larga è verso l'apice della foglia. Raramente si possono avere alcune foglie alla base dello scapo. La lamina delle foglie è semplice, lievemente dentata (o crenulata) all'apice e percorsa da un nervo centrale. <br>Infiorescenza<br> L'infiorescenza è uniflora, composta da un unico capolino. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: il peduncolo sorregge un involucro cilindrico composto da diverse squame (una quindicina) che fanno da protezione al ricettacolo emisferico/conico sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: i fiori esterni ligulati, e i fiori centrali tubulosi. In particolare quelli periferici sono femminili e fertili (da 35 a 90), sono disposti su 3 - 4 circonferenze (o raggi o serie) ed hanno una corolla ligulata con la ligula molto allargata; quelli interni. Quelli tubulosi (da 60 a 80) sono ermafroditi. Le squame sono delle brattee erbacee (verdi) ineguali disposte su una o due serie a forma più o meno lanceolata e arrotondate o appuntite all'apice e ricoperte da una sottile e irregolare peluria. Dimensione dell'involucro: larghezza 9 – 13 mm; lunghezza 4 – 6 mm. <br>Fiori<br> I fiori sono zigomorfi (quelli periferici ligulati) e attinomorfi(quelli centrali tubolosi). Entrambi sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). <br> Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame quasi inesistenti. Corolla: i petali della corolla sono 5; i fiori di tipo tubuloso sono saldati a tubo e terminano in cinque dentelli (o lacinie) appena visibili, quelli ligulati sono saldati a tubo nella parte basale e si prolungano in una ligula nastriforme. In genere i fiori periferici (ligulati) sono bianchi; quelli centrali (tubulosi) sono gialli. Androceo: gli stami (5) hanno delle antere con appendice triangolare (non filiforme); sono saldate e formano una specie di manicotto avvolgente lo stilo. Gineceo: i carpelli sono due e formano un ovario bicarpellare infero uniloculare. Lo stilo è unico terminante in uno stigma profondamente bifido di tipo filiforme. Nei fiori tubulosi lo stilo sporge appena dalla corolla. <br>Frutti<br> Il frutto è un achenio compresso e indeiscente con un pappo ridotto (o anche assente). <br>Biologia<br> Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama). Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra); in alcune specie è possibile anche una propagazione di tipo clonale favorita ad esempio nei prati falciati di frequente. <br>Dispersione: i semi cadendo a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). <br>Distribuzione e habitat La distribuzione delle specie di questo genere è soprattutto nella regione europea e circum-mediterranea. Gli habitat tipici sono i prati e gli incolti. Delle 5 specie spontanee della nostra flora solo 2 vivono sull'arco alpino. La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'habitat, al substrato e alla diffusione delle specie alpine. <br>Ecologia<br> Le specie del genere Bellis sono particolarmente favorite nei prati a pascolo o a sfalcio. Grazie alla loro minima altezza e soprattutto alla defilata rosetta basale di queste piante, sfuggono al taglio rispetto ad altre specie più alte. Un altro fattore a favore è la precoce fioritura, prima del primo taglio. Anche la propagazione clonale favorisce la crescita delle piante in questi habitat. Queste caratteristiche fenologiche sono importanti per adattare in modo positivo le piante al ritmo delle variazioni dell'altezza della cotica erbosa. <br>Sistematica <br>La famiglia di appartenenza del genere Bellis (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti). Questo genere comprende 10-20 specie, <br>Il numero cromosomico di base per il genere è: 2n = 18. <br>Info <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Bellis">Wikipedia</a>.
Link percorso:
Comune:
Bronte
Località:
Monte Ruvolo
Coordinate inizio percorso:
37°44'44''-14°52'16''
Coordinate fine percorso:
37°44'51''-14°53'16''
Quota inizio percorso:
1158 m
Quota fine percorso:
1265 m
Mappa percorso:
I sapori di Sicilia Dipartimento botanica Cutgana Parco botanico del Chianti Fungaioli siciliani Masseria Fontanazza Fiori di sicilia Sebastiano D'Aquino
La catalogazione dei fiori e della flora di questa pagina è stata possibile grazie alla competenza ed alla squisita cortesia del prof. Alfonso La Rosa, responsabile del gruppo facebook Flora spontanea siciliana, e di tutti gli iscritti al gruppo. A tutti un caloroso ringraziamento!
Camillo Bella
Copyright Camillo Bella 2009