Descrizione:
Il Cardo rosso (nome scientifico Carduus nutans L. 1753) è una pianta bienne, erbacea, dai grandi capolini solitari e molto spinosa, appartenente alla famiglia delle Asteraceae. l nome del genere (Carduus) deriva dal latino (= "cardo" in italiano) che a sua volta potrebbe derivare da una parola greca il cui significato si avvicina al nostro vocabolo "rapare"; ma altre ricerche farebbero derivare da un'altra radice, sempre greca, "ardis" (= "punta dello strale"), alludendo ovviamente alla spinosità delle piante di questo genere. Il nome specifico (nutans) fa riferimento al particolare portamento un po' reclinato del capolino alla fine della fioritura: sembra che oscilli al vento. Anticamente i primi botanici denominarono questa pianta "Carduus moschatus" perché i vari insetti pronubi erano attirati dal suo profumo. In inglese questa pianta si chiama: Musk Thistle; mentre in tedesco si chiama: Nickende Distel. è una pianta eretta che può raggiungere i 100 cm e oltre (altezza minima 30 cm - negli Stati Uniti sono stati trovati esemplari di oltre 5 metri). La forma biologica della specie è emicriptofita bienne (H bienn); sono piante perennanti per mezzo di gemme poste al suolo con un ciclo di crescita biennale: significa che il primo anno produce al più una bassa rosetta basale di foglie (mediamente da 30 a 60 cm di lunghezza - in certi siti favorevoli, negli Stati Uniti, sono stati trovate rosette di 4 metri di diametro), mentre il secondo anno fiorisce completamente. Tuttavia se il clima è sufficientemente caldo può fiorire già durante il primo anno di vita. Il numero dei capolini per ogni pianta varia dalle caratteristiche del sito in cui si trova la pianta e può andare da 1 a 20 per siti poveri fino a oltre 50 per buoni siti. Il fusto appare eretto e bianco - feltroso soprattutto nella parte alta, non molto ramificato ma foglioso e molto spinoso (lunghezza delle spine 3 - 6 mm) ad eccezione del tratto precedente il capolino. Il fusto è inoltre alato in modo irregolare (ali larghe 2 - 4 mm) e solcato, mentre è cilindrico in alto. Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno; hanno la lamina sinuato - dentata oppure lobato - pennatifida (sono profondamente divise in 6 - 8 parti) e sono sessili, mentre quelle basali formano una rosetta. I segmenti laterali delle foglie sono increspati e acutamente spinosi (terminano con una spina giallastra). La base delle foglie è inoltre decorrente lungo il fusto in basso, mentre la superficie è glabra o appena pubescente e cerosa nella parte superiore, e coperte di filamenti simili a ragnatele nella pagina inferiore. Il colore delle foglie è generalmente verde scuro. Dimensioni delle foglie: larghezza 2 - 8 cm, lunghezza 8 - 30 cm; dimensione dei lobi laterali: larghezza 5 cm, lunghezza 8 cm; l'area centrale indivisa è larga 5 - 6 mm. L'infiorescenza è formata da grandi capolini, portanti un centinaio è più di fiori tubulosi, circondato da squame involucrali piuttosto evidenti (brattee acuminate e spinose). Qualche volta l'infiorescenza si presenta corimbosa e raramente ascellare. La forma del capolino è ovoidale o globosa e sono portati da peduncoli lievemente reclinati verso il basso (penduli e nutanti) alla fine della fioritura. Le squame, di forma lanceolata o ovale, hanno una larga base ed una strozzatura evidente nella parte mediana e alla fine sono ripiegate verso il basso; sono verdi quelle esterne e rosse quelle più interne. Dimensione del capolino: 3 - 8 cm; lunghezza dei peduncoli: da 2 a 30 cm. Dimensioni medie dell'involucro a forma emisferica: larghezza 20 - 60 mm, lunghezza 20 - 70 mm. I fiori del capolino sono tutti tubulosi (il tipo ligulato, presente nella maggioranza delle Asteraceae, qui è assente), sono inoltre ermafroditi, tetraciclici (calice- corolla - androceo - gineceo) e pentameri. I fiori sono profumati (forte odore muschiato). Calice: il calice è ridotto al minimo. Corolla: la corolla di colore rosso purpureo è tubulosa inizialmente, ma poi acquista una struttura imbutiforme e termina con 5 lobi. Lunghezza della corolla: 18 - 22 mm. A maturazione il pappo avvolge quasi completamente la corolla (per 4/5 della sua lunghezza). Androceo: gli stami sono 5 ed hanno dei filamenti liberi e pelosi che possiedono la particolarità di compiere dei movimenti. Le antere sono caudate alla base (hanno una coda). Gineceo: l'ovario è infero; gli stimmi sono glabri (hanno un ciuffo di peli solo all'apice dello stilo che sporge rispetto alla corolla). Fioritura: da giugno a agosto. Impollinazione: tramite farfalle (anche notturne) e api; la pianta è ricca di nettare. I semi, di colore giallo - marrone, sono dispersi al vento grazie al pappo: insieme di semplici setole ispide (non piumose) e biancastre disposte su più file che compare quando il frutto (un achenio di forma ovoidale) è maturo. Ogni pianta può produrre migliaia di semi (possono arrivare a oltre 100.000 semi in totale - 1.200 per capolino) e vengono dispersi circa un mese dopo la fioritura. Sembra che un singolo seme rimanga attivo nel suolo fino a 10 anni. Questo naturalmente non facilita il controllo di queste piante che in varie parti del mondo sono considerate infestanti. I cardellini (Carduelis carduelis) ed altri simili uccelli sono ghiotti dei piccoli semi di queste piante e ovviamente ne favoriscono la dispersione. Dimensione dei semi: 4 - 5 mm; lunghezza delle setole del pappo: 13 - 25 mm. Impollinazione: impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama) quali api e lepidotteri. Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra). Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo - disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). Geoelemento: si tratta di una specie propria dell'Europa occidentale. Il tipo corologico è Europeo. Distribuzione: si trova in gran parte dell'Europa, Asia minore, Caucaso, Africa settentrionale, Asia occidentale. In Italia è comune su quasi tutto il territorio. Habitat: è considerata pianta infestante e si trova facilmente in estate in posti assolati ed in zone aride e sassose ma anche in tutti gli ambienti rurali e perfino alle periferie cittadine lungo sentieri e strade. Preferisce terreni calcarei sassosi ma anche sabbiosi. Questa pianta si diffonde rapidamente in aree soggette a frequenti perturbazioni naturali come inondazioni e smottamenti dove altre specie hanno difficoltà ad insediarsi. Distribuzione altitudinale: dal piano fino a circa 1700 m s.l.m.. Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale: Formazione: delle comunità perenni nitrofile. Classe: Artemisietea vulgaris. Ordine: Onopordetalia acanthii. Da Wikipedia.