Dactylorhiza romana bianca
Dactylorhiza romana bianca
Nome:
Dactylorhiza romana bianca
Descrizione:
L'Orchide romana (nome scientifico Dactylorhiza romana (Sebast.) So, 1962) è una pianta erbacea spontanea in Italia, appartenente alla famiglia delle Orchidaceae. Il nome generico (dactylorhiza) è formato da due parole greche: "dito" e "radice" e si riferisce ai tuberi suddivisi in diversi tubercoli (tuberi a forma digito-palmata). Il nome specifico (romana) si riferisce alle zone dove più facilmente è possibile trovare questa orchidea. è una pianta erbacea alta 15 - 30 cm. La forma biologica è geofita bulbosa (G bulb), ossia sono piante perenni che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati bulbi o tuberi, organi di riserva che annualmente producono nuovi fusti, foglie e fiori. è un'orchidea terrestre in quanto contrariamente ad altre specie, non è "epifita", ossia non vive a spese di altri vegetali di maggiori proporzioni. Radici. Le radici sono fascicolate e secondarie da bulbo, e si trovano nella parte superiore dei bulbi. Fusto. Parte ipogea: la parte sotterranea del fusto è composta da due tuberi divisi soltanto all'apice in più lobi o tubercoli (caratteristica peculiare del genere Dactylorhiza); il primo svolge delle importanti funzioni di alimentazione del fusto, mentre il secondo raccoglie materiali nutritizi di riserva per lo sviluppo della pianta che si formerà nell'anno venturo. Parte epigea: la parte aerea del fusto è gracile, tubulosa e scanalata nella parte superiore. Alla base sono presenti alcune guaine (resti di foglie atrofizzate). Foglie. Le foglie hanno una forma strettamente lineare e sono concentrate soprattutto nella zona basale del fusto. Sulla superficie sono presenti inoltre delle nervature parallele disposte longitudinalmente (foglie di tipo parallelinervie). Sono inoltre amplessicauli e abbraccianti (guainanti) il fusto. Infiorescenza. L'infiorescenza, mediamente densa, è a forma ovoidale. I fiori sono posti alle ascelle di brattee erbacee a forma lanceolata e di colore verde scuro; le inferiori sono lunghe quanto i fiori stessi. I fiori inoltre sono resupinati, ruotati sotto-sopra tramite torsione dell'ovario[1]; in questo caso il labello è volto in basso. I fiori sono ermafroditi ed irregolarmente zigomorfi, pentaciclici (perigonio a 2 verticilli di tepali, 2 verticilli di stami (di cui uno solo fertile - essendo l'altro atrofizzato), 1 verticillo dello stilo)[2]. Il colore dei fiori è rosa-purpureo, oppure giallo tenue fino al bianco. Perigonio: il perigonio è composto da 2 verticilli con 3 tepali (o segmenti) ciascuno (3 interni e 3 esterni). I tepali esterni sono lanceolati ed eretti verso l'alto, con i lati riflessi; quello centrale è più ovato e concavo (è inoltre arcuato in avanti) e insieme ai due tepali interni centrali (che sono conniventi) formano una specie di cappuccio a protezione degli organi riproduttori (il ginostemio). Dei tre tepali interni quello mediano (chiamato labello
Link percorso:
Comune:
Trecastagni
Località:
Monte Cicirello
Coordinate inizio percorso:
37°39'54''-15°04'29''
Coordinate fine percorso:
37°40'14''-15°03'58''
Quota inizio percorso:
905 m
Quota fine percorso:
1104 m
Mappa percorso:
I sapori di Sicilia Dipartimento botanica Cutgana Parco botanico del Chianti Fungaioli siciliani Masseria Fontanazza Fiori di sicilia Sebastiano D'Aquino
La catalogazione dei fiori e della flora di questa pagina è stata possibile grazie alla competenza ed alla squisita cortesia del prof. Alfonso La Rosa, responsabile del gruppo facebook Flora spontanea siciliana, e di tutti gli iscritti al gruppo. A tutti un caloroso ringraziamento!
Camillo Bella
Copyright Camillo Bella 2009