Descrizione:
Ficus retusa L., 1767 è una specie appartenente alla famiglia delle Moracee diffusa nell'arcipelago indo-malese.
<br>Il F. retusa usato come bonsai, era già conosciuto ai tempi degli antichi romani, la propria denominazione infatti, affonda le sue radici etimologiche proprio in quel periodo storico.
<br>Il primo documento conosciuto è un dipinto murale nella tomba del principe Zhanghuai, della dinastia Tang (655-674 d.C.), raffigurante due valletti che portano un paesaggio in miniatura e l'altro un vaso contenente un fico retusa.
<br>Il F. retusa è così chiamato perché con le sue forme mostra variegate figure, la più comune è il Ginseng ma sono rappresentate anche forme umane e strane. Secondo il culto indiano, il Ficus che cresce attorno alle case, assicura la massima sicurezza, garantendone la protezione da parte degli Dei (questo vale anche per il F. retusa).
Portamento
<br>Si tratta di un Ficus dal tronco molto grosso, sinuoso, contorto ed estremamente largo. La chioma è molto espansa, larga, ricca di foglie ed ombrosa. In natura il F. retusa raggiunge dimensioni imponenti, mentre in coltivazione non supera i 3 m. I rami sono grossi e massicci (in base alle proporzioni).
<br>Corteccia e legno. Il F. retusa ha una corteccia piuttosto chiara, spessa, cerosa, liscia, di colore grigio-marroncino o rossastro nei giovanissimi esemplari, biancastro o bianco latte in quelli più maturi. La corteccia presenta le tipiche lenticelle orizzontali, ovvero delle piccole protuberanze di corteccia. Il legno è giallo-biancastro con venature, al taglio emette in abbondanza un lattice bianco, denso e appiccicoso, irritante per la pelle e tossico per gli animali se ingerito. La base del tronco è molto ricca di radici contorte, massicce e grosse; altre, invece, partono dai rami ed arrivano a terra. Queste ingrossano durante la crescita. Il tronco è l'aspetto più particolare di questo Ficus: è l'unico ad avere il caratteristico tronco bianco. Quest'ultimo è dotato di un apparato radicale molto potente che resiste bene all'umidità e ai terreni poco fertili.
<br>Foglie. Le foglie sono semplici, perenni, a spirale, cerose, coriacee, lucide, larghe, erette o appressate, ovali, sensibili agli sbalzi di temperatura e lineari. Sono di colore verde scuro sulla parte superiore, mentre più chiare su quella inferiore. Sono lunghe dai 2 fino a 5 cm (in base all'età dell'esemplare) e disposte singolarmente nei rami grazie ad un picciolo piuttosto evidente: esse nascono da una guaina (la perula) che le circonda e cade al loro schiudersi, lasciando una cicatrice. Persistono dai 6 ai 12 mesi sull'albero. Hanno un unico grande canale in cui scorre la linfa che si dirama in numerosi vasi secondari. I rami ed il tronco sono ricchi di midollo e hanno gemme terminali acuminate coperte da due piccole squame verdi. Le foglie non resistono ai venti salini per cui è sconsigliato tenere questo Ficus vicino al mare.
<br>Fiori. Come per tutte le specie di Ficus, la infiorescenza (poi infruttescenza) è posta all'interno di un involucro cavo detto siconio. Il sistema di impollinazione dei fiori, all'interno del siconio è estremamente complesso, e coinvolge uno specifico insetto, (diverso per ogni specie di Ficus). Il sistema completo e funzionale (specie di fico verso specie di insetto) è possibile solo nei luoghi dove la pianta è originaria.
<br>Nella coltivazione al di fuori del areale originario la possibilità di avere frutti (e semi) è quindi esclusa, dal punto di vista decorativo i frutti sono inconspicui.
<br>Distribuzione e habitat. La specie è diffusa in Malaysia, Borneo e Giava.
<br>Vive in un clima caldo umido, nelle foreste pluviali o sub-tropicali.
<br>Fonte <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Ficus_retusa">Wikipedia</a>