Descrizione:
Pianta erbacea perenne h 20 -50 cm, con apparato radicale rizomatoso di colore bruno.
Il fusto fiorale vegeta prima delle foglie.
Foglie basali talvolta svernanti con picciolo lungo 30 - 40 cm, 5-7 segmenti delle foglie lineari lanceolati, tutti divisi o almeno fino alla metà e grossolanamente dentati (4 - 8 mm), i laterali a loro volta divisi in 2 - 4 segmenti; di colore verde chiaro con nervature della pagina inferiore lievemente pubescenti.
Foglie bratteali divise in 3 segmenti con il centrale quasi sempre triforcato.
Fiori prima bianchicci poi tendono al verde chiaro, rivolti verso il basso co peduncolo di 7 - 10 mm.
Tepali 5 ovali o subrotondi, numerosi stami di colore verde ;10 nettari.
Il frutto è formato da 2,3,4,5 follicoli con appendice lunga per meno della metà dello stesso, ed a maturazione si aprono rilasciando piccoli semi di colore brunastro.
Tipo corologico: Endem. Italiana - Presente allo stato spontaneo solo nel territorio italiano.
Antesi: Gennaio - Aprile
Distribuzione in Italia: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia, dubbio in Piemonte.
Habitat: Diffuso nell'Italia centro-meridionale preferisce boschi cedui,siepi,scarpate, a margine di boschi, chiarie in luoghi freschi e ombrosi da 0 a 1700 m.
Etimologia: Helleborus è denominazione creata da Tournefort che comprende una decina di specie che interessano l'Europa, l'Asia Minore e la Caucasica. Esistono almeno due interpretazioni sulla etimologia: la prima che derivi dal semitico "helebar" che tradotto in greco indicava una pianta impiegata contro la follia; per il secondo caso potrebbe derivare da "helein"= " far morire" e "boros" = " edace", cioè pianta che consuma la vita per le sue proprietà velenose. La specie è dedicata al botanico siciliano Paolo Bocconi 1633 - 1703.
Da http://www.actaplantarum.org