Descrizione:
Linaria purpurea (L.) Mill.
Gard. Dict., ed. 8. n. 5. (1768)
Basionimo: Antirrhinum purpureum L. - Sp. Pl. 2: 613 (1753)
Plantaginaceae
Linajola purpurea
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne, alta fino quasi al metro, glabra e glauca con fusti eretti, cilindrici e pruinosi. Fusti fioriferi con foglie strettamente lanceolate (2-3 X 18-20 mm) e più o meno unilaterali. Getti sterili basali di 5-10 cm con foglie più piccole, da lineari a leggermente ellittiche (1,5-2 X 7-10 mm), addensate e più o meno patenti. Racemi terminali con fiori contigui ed addensati. Peduncoli 1,5-4mm. Calice con lacinie di 2 mm. Corolla bilabiata, violetta, raramente rosea o bianca, di 9-13 mm con palato barbato e sperone di 5-6 mm. Antere gialle sporgenti dalla fauce. Capsula globosa di 3 mm, più lunga del calice. Semi trigoni, tubercolati e senza ali.
Tipo corologico: Endem. Italiana - Presente allo stato spontaneo solo nel territorio italiano.
Antesi: da Aprile ad Ottobre
Distribuzione in Italia: dall'Emilia Romagna fino alla Calabria e in Sicilia.
Specie protetta a livello regionale (LAZ)
Habitat: Rupi, pietraie, margini dei boschi, incolti, dalle aree litoranee fino ale vette appenniniche e quindi dal piano fino ai 1900m, occasionalmente anche fino a 2500m (Gran Sasso).
Note di Sistematica: In passato la diversa larghezza delle foglie ha portato più autori a descriverne varietà e sottospecie (montana e litoralis).
Etimologia: Il termine generico dal greco linon = "lino" per la somiglianza delle foglie caulinari con quelle del lino. Il termine specifico per il colore della corolla.
Proprietà ed utilizzi:
Linaria purpurea è considerata buona pianta ornamentale e per questo coltivata al di fuori del nostro paese.
Da Wikipedia.