Raphanus raphanistrum
Raphanus raphanistrum
Nome:
Raphanus raphanistrum
Descrizione:
Il Ravanello selvatico (Raphanus raphanistrum L., 1753) è una pianta erbacea, appartenente alla famiglia delle Brassicaceae. La famiglia delle Brassicaceae (assieme alle Asteraceae) è una delle più numerose delle Angiosperme con circa 350 generi e 3000 specie, diffusa principalmente nella fascia temperata e fredda del nostro globo. Il genere Raphanus comprende pochissime specie, due delle quali sono presenti spontaneamente sul territorio italiano. Il Sistema Cronquist assegna la famiglia delle Brassicaceae all'ordine Capparales mentre la moderna classificazione APG la colloca nell'ordine delle Brassicales. Sempre in base alla classificazione APG sono cambiati anche i livelli superiori. Nelle classificazioni più vecchie la famiglia del genere Raphanus era chiamata anche Crociferae e a volte Cruciferae. La collocazione di questa specie nell'ambito del genere non mette d'accordo tutti i botanici. In effetti ci sono tre proposte diverse per risolvere questo problema: Il genere ha una sola specie: Raphanus raphanistrum; specie che viene suddivisa in diverse forme sub-specifiche come: sativus, typicus, niger, microcarpus, e altre. Per altri botanici il genere ha due sole specie: Raphanus raphanistrum e Raphanus sativus. Il terzo gruppo di botanici (forse quello più numeroso) organizza il genere in una decina di specie, suddividendole poi in due sezioni: RAPHANISTRUM: la siliqua presenta delle evidenti strozzature tra un articolo e l'altro (Raphanus raphanistrum); EURAPHANUS: la siliqua è più compatta (le strozzature tra una articolo e l'altro sono appena rilevabili), inoltre i semi non si staccano uno dall'altro a maturazione del frutto (Raphanus sativus). Secondo alcuni botanici il Raphanus raphanistrum potrebbe essere l'antenato dei ravanelli commestibili (Raphanus sativus). Il nome generico (Raphanus) deriva dalla voce greca raphanos (e successivamente dal latino raphanus) che a sua volta è collegata alla radice greca raphys (= rapa) e al persiano antico rafe; il cui significato approssimativo è "rapida apparizione" alludendo alla rapida germinazione dei semi di queste piante[3]. Ma la parola raphanos potrebbe anche avere un collegamento ad un'altra radice greca: raphis; il cui significato è "rafide" o "ago", alludendo in questo caso alla forma sottile e allungata di alcune radici di queste piante. Il binomio scientifico attualmente accettato (Raphanus raphanistrum) è stato proposto da Carl von Linne (Rashult, 23 maggio 1707 -Uppsala, 10 gennaio 1778), biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione Species Plantarum del 1753. In lingua tedesca questa pianta si chiama Gewhnlicher Acker-Rettich oppure Hederich; in francese si chiama Radis ravenelle; in inglese si chiama Wild Radish. L'altezza della pianta è di 20-80 cm. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo a ciclo biologico annuale, superano la stagione avversa sotto forma di seme. Sono inoltre munite di asse fiorale eretto con poche foglie. La radice è del tipo a fittone, ma non è carnosa. Fusto. Parte ipogea: assente. Parte epigea: la parte aerea del fusto è eretta o ginocchiato-ascendente, poco ramosa e peloso-ispida. Anche le foglie sono peloso-ispide. La forma delle foglie è pennato-lirate con 5 o più segmenti e sono picciolate. Il segmento terminale è lanceolato. Quelli laterali hanno dimensioni minori. I margini sono tutti dentati. Le foglie cauline sono progressivamente ridotte e sub-sessili con margine intero ma dentato. Dimensione delle foglie: 8-15 cm. Lunghezza del picciolo 1-6 cm. Dimensione del segmento apicale: larghezza 2-3 cm; lunghezza 4-6 cm. Dimensione dei lobi laterali: larghezza 2 cm; lunghezza 4 cm. L'infiorescenza è formata da un racemo terminale e aperto composto da diversi fiori (nessuno dei quali in posizione apicale) con brevi pedicelli. I fiori sono ermafroditi, attinomorfi (in realtà sono fiori dissimmetrici - a due piani di simmetria), tetrameri (calice e corolla composti da 4 parti) e dialipetali. Il colore dei fiori è bianco-giallo. Diametro del fiore : 15-22 mm. Formula fiorale:* K 2+2, C 4, A 2+4, G 2 (supero). Il calice è formato da 4 sepali, eretti, addossati alla base dei petali e scarsamente pubescenti. Il loro colore è violaceo. Dimensione dei sepali: larghezza 1-2 mm; lunghezza 7-11 mm. Corolla: i petali, in posizione alternata ai sepali, sono 4 a forma spatolata, lievemente biloba; sono inoltre unguicolati. La superficie presenta delle vistose nervature a colore più scuro, mentre i bordi sono smarginati. Dimensione dei petali: larghezza 4-7 mm; lunghezza dei petali: 14-25 mm. Androceo: gli stami sono 6 didinami (2 brevi e 4 lunghi) e sono privi di appendici con filamenti sottili; le antere sono sagittate alla base. Lunghezza dei filamenti 7-12 mm. Lunghezza delle antere 2-2,5 mm. Gineceo: l'ovario (bi-carpellare) è supero a forma oblungo-lineare sormontato da uno stilo con stimma capitato. Fioritura: da marzo a settembre. Impollinazione: tramite insetti. Il frutto è una siliqua appuntita all'apice, erette e più o meno arcuata. è inoltre peduncolata. Da un punto di vista anatomico la siliqua è formata da due segmenti: una parte inferiore senza semi e una parte superiore semi-infera terminante con un becco. Non è deiscente lungo le due valve come le altre silique (delle specie di altri generi della stessa famiglia). Il frutto contiene diversi semi (3-11) disposti nella direzione longitudinale e sono separati uno dall'altro da setti spugnosi trasversali. Tra un seme e l'altro è presente una evidente strozzatura (larga la metà del frutto). Alcune serie di semi sono aderenti alla placenta che è molto fine. Lunghezza dei peduncoli: 15-25 mm. Il diametro dei frutti è di 2-8 mm, mentre la lunghezza è di 3-6 cm (metà di questa lunghezza è del becco). Dimensione dei semi: larghezza 1,8-2,5 mm; lunghezza 2,5-3,5 mm. Dalla radice si ottiene il Wasabi tipica spezia giapponese. Le giovani foglie possono essere mangiate in salata insieme ad altre verdure crude (ma è bene prima tagliuzzarle finemente). Il gusto è molto pungente e spesso si usa fare una salsa in sostituzione del senape. I boccioli dei fiori possono essere usati come i broccoli. Dai semi inoltre si può ottenere un olio commestibile. Da wikipedia.
Link percorso:
Comune:
Calatabiano
Località:
Centro
Coordinate inizio percorso:
37°49'32''-15°13'44''
Coordinate fine percorso:
37°50'36''-15°13'31''
Quota inizio percorso:
43 m
Quota fine percorso:
50 m
Mappa percorso:
I sapori di Sicilia Dipartimento botanica Cutgana Parco botanico del Chianti Fungaioli siciliani Masseria Fontanazza Fiori di sicilia Sebastiano D'Aquino
La catalogazione dei fiori e della flora di questa pagina è stata possibile grazie alla competenza ed alla squisita cortesia del prof. Alfonso La Rosa, responsabile del gruppo facebook Flora spontanea siciliana, e di tutti gli iscritti al gruppo. A tutti un caloroso ringraziamento!
Camillo Bella
Copyright Camillo Bella 2009