Robinia pseudoacacia
Robinia pseudoacacia
Nome:
Robinia pseudoacacia
Descrizione:
Robinia pseudoacacia L., in italiano robinia o acacia, è un albero della famiglia delle Fabacee, dette anche Leguminose, originario dell'America del Nord e largamente naturalizzato in Europa e in altri continenti. <br>È coltivata in viali, parchi e giardini come specie ornamentale ed è un'importante pianta mellifera: da essa si ottiene il miele di acacia. <br>L'acacia è una pianta con portamento arboreo (alta fino a 25 metri) o arbustivo; spesso ceduata, ha una forte attività riproduttiva agamica, con polloni che spuntano sia dal colletto, sia dalle radici. <br>La corteccia è di colore marrone chiaro ed è molto rugosa. <br>Le foglie sono composte, imparipennate, alterne, lunghe fino a 30-35 cm, con 11-21 foglioline ovate a margine intero, di colore verde pallido, glabre, lunghe fino a 6 cm e con apice esile. Le foglioline che compongono la foglia composta sono aperte di giorno, mentre la notte tendono a chiudersi sovrapponendosi. <br>I fiori sono bianchi o bianco-crema, lunghi circa 2 cm con l'aspetto tipico di quelli delle leguminose. Sono riuniti in grappoli pendenti ed hanno profumo molto gradevole, che si diffonde a centinaia di metri di distanza. La fioritura avviene in Italia tra la fine di aprile e le prime settimane di maggio. <br>I frutti sono baccelli, prima verdi e poi marroni, lunghi circa 10 cm, deiscenti a maturità. <br>I rami sono caratterizzati dalla presenza di numerose spine, lunghe e solide sui rami più giovani. Nelle varietà ornamentali le spine possono mancare parzialmente o del tutto. <br>La specie è originaria dell'America del Nord, precisamente della zona degli Appalachi, dove forma boschi puri. La robinia o acacia è una pianta eliofila, che non si rinnova facilmente sotto copertura di altri alberi, neanche se parziale; trova l'ottimo nei suoli sciolti e ben drenati, anche poveri di nutrienti ed a reazione subacida, mal si adatta ai terreni molto argillosi. In Italia è presente dal livello del mare fino a circa 1000 m di quota nel centro nord e fino a 1600 m nel meridione. <br>Come tutte le leguminose, è in simbiosi radicale con microrganismi azotofissatori e quindi arricchisce il suolo di azoto, importante elemento nutriente. Nel complesso, la robinia è una specie pioniera, che al di fuori del suo areale di vegetazione naturale presenta una limitata longevità (60-70 anni) e quindi nelle zone più fertili è specie transitoria che può essere gradualmente sostituita da altre specie più longeve. <br>In alcuni ambienti, specie quelli degradati dall'uomo, questa pianta si comporta come specie invasiva; ha un'alta velocità di crescita, soprattutto se ceduata: i ricacci (polloni), che fuoriescono sia dalla ceppaia che dal suo esteso apparato radicale, crescono con rapidità; per questo motivo spesso compete vittoriosamente con specie autoctone di crescita più lenta. Inoltre, la sua estrema adattabilità la fa trovare a suo agio dai litorali ai 1000 metri di quota delle ombrose valli submontane. La conseguenza è la formazione di boschi con una ridotta varietà di specie arboree, un minor numero di esemplari di specie arboree autoctone e una scarsità di flora nemorale e di funghi; in Italia il problema è presente soprattutto in pianura Padana e nelle valli prealpine e appenniniche. Naturalmente, le robinie usate come ornamentali nei centri urbani non costituiscono alcun problema. Come già si è detto, è stato Linneo a dare nome all'albero; egli come nome del genere coniò il termine "Robinia" per ricordare il botanico Jean Robin che ne portò il seme in Europa e lo fece germinare a Parigi, introducendo la specie in Europa. Come nome specifico Linneo compose il termine "pseudoacacia", dal prefisso pseudo ("simile esteriormente a") ed "acacia", che è il termine scientifico con cui si indica il genere delle piante comunemente chiamate mimose; "pseudoacacia" significa quindi "simile alla mimosa". La somiglianza sottolineata da Linneo è relativa alle foglie. <br>Data la possibilità di confusione, si riassume nel prospetto riportato sotto l'uso dei termini acacia, robinia e mimosa , in italiano e in latino scientifico. <br>Fonte <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Robinia_pseudoacacia">Wikipedia</a>.
Link percorso:
Comune:
Acireale
Località:
Santa Maria la Scala
Coordinate inizio percorso:
37°36'45''-15°10'12''
Coordinate fine percorso:
37°36'47''-15°10'25''
Quota inizio percorso:
135 m
Quota fine percorso:
20 m
Mappa percorso:
I sapori di Sicilia Dipartimento botanica Cutgana Parco botanico del Chianti Fungaioli siciliani Masseria Fontanazza Fiori di sicilia Sebastiano D'Aquino
La catalogazione dei fiori e della flora di questa pagina è stata possibile grazie alla competenza ed alla squisita cortesia del prof. Alfonso La Rosa, responsabile del gruppo facebook Flora spontanea siciliana, e di tutti gli iscritti al gruppo. A tutti un caloroso ringraziamento!
Camillo Bella
Copyright Camillo Bella 2009