Silybum marianum
Silybum marianum
Nome:
Silybum marianum
Descrizione:
Il cardo mariano (Silybum marianum (L.) Gaertn., 1791) è una pianta erbacea biennale della famiglia Asteracee, presente in tutto il bacino del Mediterraneo. <br>E' una pianta con portamento vigoroso, che nel primo anno forma una rosetta basale di foglie e nel secondo anno lo scapo fiorale alto fino ad oltre 150 cm. La forma biologica è emicriptofita bienne (H bienn). L'intera pianta è glabra e spinosa. Lo scapo è robusto, striato e ramificato, con rami eretti; in alto può essere nudo o ragnateloso. La radice è robusta e fittonante, capace di dissodare naturalmente i terreni compatti. <br>Le foglie sono pennatifide, con margine ondulato e lanceolato-lobato; i lobi sono triangolari terminanti con robuste spine. La lamina è verde-lucido glauchescente, glabra, fittamente macchiata di bianco. Le foglie basali, grandi, sono picciolate e possono raggiungere i 20 – 40 cm di lunghezza. Quelle dello scapo sono sessili e amplessicauli, più piccole e meno divise, espanse alla base in due orecchiette (non sono decorrenti). <br>Le infiorescenze sono composte da grandi capolini globosi, terminali, isolati su lunghi peduncoli rivestiti da robuste brattee embricate formanti un involucro ovato. Queste hanno una base slargata (lanceolata) che si prolunga in un lembo patente (o appendice allargata anche questa), rigido, stretto e acuminato, provvisto di una serie di spine sui margini e terminante con una robusta spina apicale. Le brattee tendono a curvarsi verso il basso durante la fruttificazione. Diametro del capolino: 4 – 7 cm. <br>I fiori in genere sono tubulosi (del tipo actinomorfi), e sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e fertili. Molto raramente sono presenti dei fiori periferici radiati e sterili. <br>Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame. <br>Corolla: la corolla in genere è colorata di porpora ed è formata da un tubo terminante in 5 lobi. Il tubo, filiforme, è lungo 22 – 25 mm; i lobi, eretti, sono lunghi 7 – 8 mm. <br>Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, papillosi o raramente glabri e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo. Le antere in genere hanno una forma sagittata con base caudata. Il polline normalmente è tricolporato a forma sferica o schiacciata ai poli. <br>Gineceo: lo stilo è filiforme con due stigmi divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. L'ovulo è unico e anatropo. <br>Fioritura: la fioritura ha luogo in piena primavera, da aprile a maggio (agosto) del secondo anno. <br>I frutti sono degli acheni oblunghi, più stretti alla base e compressi lateralmente, provvisti di un pappo uniseriato e setoloso all'apice. Maturano in piena estate e in seguito all'apertura dei capolini vengono disseminati dal vento. Lunghezza degli acheni: 6 – 7 mm. Lunghezza del pappo: 15 – 22 mm. <br>Biologia. Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne). <br>Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra). <br>Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In particolare gli acheni di questa pianta contengono delle sostanze oleose; in questo modo le formiche raccolgono in zone comuni molti semi che così hanno la possibilità di germogliare e formare delle numerose popolazioni. <br>Distribuzione e habitat. Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è "Mediterraneo - Turanico". <br>Distribuzione: questa specie è distribuita comunemente in tutte le regioni del Mediterraneo dal livello del mare fino alla zona submontana. Più rara al nord, diventa più frequente passando al centro, al sud e nelle isole fino a diventare invadente. <br>Habitat: l'habitat preferito per queste piante sono i ruderi, lungo le strade, le siepi e negli incolti. Distribuzione altitudinale: sui rilievi, in Italia, queste piante si possono trovare fino a 1.100 m s.l.m.. <br>Fonte <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Stellaria_neglecta">Wikipedia</a>.
Link percorso:
Comune:
Tripi
Località:
Casale
Coordinate inizio percorso:
38°03'15''-15°06'18''
Coordinate fine percorso:
38°03'15''-15°06'22''
Quota inizio percorso:
365 m
Quota fine percorso:
345 m
Mappa percorso:
I sapori di Sicilia Dipartimento botanica Cutgana Parco botanico del Chianti Fungaioli siciliani Masseria Fontanazza Fiori di sicilia Sebastiano D'Aquino
La catalogazione dei fiori e della flora di questa pagina è stata possibile grazie alla competenza ed alla squisita cortesia del prof. Alfonso La Rosa, responsabile del gruppo facebook Flora spontanea siciliana, e di tutti gli iscritti al gruppo. A tutti un caloroso ringraziamento!
Camillo Bella
Copyright Camillo Bella 2009