
Amanita crocea (Quél.) Singer, 1951 è un basidiomicete della famiglia delle Amanitaceae di qualità molto pregiata, anche se non molto conosciuta.
N<br>on sono tuttavia infrequenti gli avvelenamenti provocati da questa specie, a causa della somiglianza con l'Amanita caesarea: quest'ultima infatti spesso viene consumata cruda mentre l'A. crocea è commestibile solo previa cottura.
<br>Il nome deriva dal latino croceus, colore zafferano, per via del colore arancione del suo cappello.
<br>Il cappello è convesso o campanulato, poi spianato, con il margine involuto e ampio umbone; colore giallo-arancione chiaro o albicocca al centro, con striature chiare al margine; 3-10 cm di diametro.
<br>Le lamelle sono bianche o crema, ventricose, annesse o libere.
<br>Il gambo e slanciato, attenuato verso l'apice, ricoperto da squame cotonose concolore al cappello, esclusa la parte superiore; privo di anello.
<br>La carne è sottile e tenera, bianca, spesso arancione chiaro sotto la cuticola del cappello.
<br>Odore: tenue, comunque gradevole, come di "uova sode"; un po' spermatico quando inizia a deperirsi.
<br>Sapore: dolciastro, di nocciole.
<br>L'Amanita crocea cresce in estate-autunno, nei boschi di conifere e latifoglie. Spesso è presente nei prati, tuttavia sempre nelle vicinanze di zone boschive.
<br>Fonte <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Amanita_crocea">Wikipedia</a>.
Comune: Trecastagni - Località: Monte Cicirello
Coordinate. Inizio percorso: 37°39'54''-15°04'29''- Fine percorso: 37°40'14''-15°03'58''
Quota. Inizio percorso: 905 m - Fine percorso: 1104 m
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