Russula violeipes Quél., Assoc. Fr. Avancem. Sci. 26(2): 450 (1898). La Russula violeipes è un fungo commestibile della famiglia delle Russulaceae, anche se di scarso pregio. Tuttavia gli esemplari giovani sono di qualità superiore dal punto di vista organolettico e, anche in considerazione della compattezza della carne, ben si prestano ad essere consumati nel misto. <br>Cappello. 5-10 cm di diametro, subgloboso, poi convesso, infine appianato-depresso. <br>Cuticola. difficilmente separabile (solo per 1/3), liscia, brillante, vellutata al margine, di colorazione molto variabile che va da giallo_verde fino al viola. <br>Margine. sottile, regolare, non solcato. <br>Lamelle. Fitte, subdecorrenti, talvolta forcate, lardacee in gioventù poi più friabili, di colore che va dal bianco al crema. <br>Gambo. Sodo, lungo, cilindrico, attenuato alla base, liscio, asciutto, bianco, a maturità sfumato di viola. <br>Carne. Bianca, dura, compatta. <br>Odore: prima subnullo, poi di pesce o di gamberetti. <br>Sapore: dolce. <br>Spore. 7-9 x 6-8 µm, subglobose, crestato-reticolate, con verruche rade, di colore crema in massa. <br>Habitat. Non molto comune, preferisce i boschi di latifoglie, ma lo si trova anche sotto conifere. <br>Commestibilità. Mediocre, di poco pregio. Discreta negli esemplari più giovani che presentano una carne più compatta ed un odore di pesce poco marcato. <br>Etimologia. Dal latino viola = viola e pes = piede, cioè dal piede viola. <br>Fonte <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Russula_violeipes">Wikipedia</a>