Etna (∿3400 m. s.l.m.) - Data:
Sabato 15 novembre 2025
Alba:
06:39
Tramonto:
16:50
Fase Lunare:
Luna calante 🌘
Meteo:
Parzialmente nuvoloso (giorno) -3°C
Neviere
Le neviere siciliane erano delle strutture utilizzate per raccogliere e conservare la neve durante l'inverno, per poi trasformarla in ghiaccio e utilizzarla d'estate, specialmente prima dell'avvento dei frigoriferi e della produzione industriale di ghiaccio.
Erano opere di ingegno umano, spesso situate in zone montuose della Sicilia (come sull'Etna, nei Peloritani, negli Iblei), dove la neve si accumulava abbondantemente.
Ecco alcuni punti chiave:
Funzione: Conservare il ghiaccio per un intero anno per vari usi, tra cui la preparazione di sorbetti e la famosa granita siciliana, l'antenata dei gelati, e per la conservazione degli alimenti.
Struttura: Potevano essere:
A grotta: Di origine naturale, come alcune sull'Etna (es. la Grotta del Gelo).
A edificio interrato: Grandi fosse circolari, scavate nel terreno, con pareti rinforzate da muri a secco, a volte coperte da una cupola (a dammuso).
Nevaioli: Era il nome dato agli operai che si occupavano di raccogliere, comprimere e conservare la neve nelle neviere.
Trasporto: Il ghiaccio, tagliato in blocchi, veniva avvolto (spesso in foglie di felce o castagno e tela di sacco) e trasportato a dorso di mulo nei centri abitati, di solito di notte o la mattina presto.
Declino: Il loro uso è diminuito con l'invenzione e la diffusione del ghiaccio industriale e dei frigoriferi, a partire dai primi decenni del '900.
Oggi, molte neviere sono ancora visibili e rappresentano un importante esempio di archeologia industriale e di storia delle tradizioni siciliane.
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