• Medioevo e Rinascimento

    Medioevo e Rinascimento

  • Fiumi e laghi

    Fiumi e laghi

  • Musei

    Musei

  • Canalone del Tripodo

    Canalone del Tripodo

  • Simeto

    Simeto

  • Castelli e ruderi

    Castelli e ruderi

  • Cubania

    Cubania

  • Demanio monte Crisimo

    Demanio monte Crisimo

  • Archeologia industriale

    Archeologia industriale

  • Mare

    Mare

  • Noto antica

    Noto antica

  • Valle san Giacomo

    Valle san Giacomo

  • Piano Dammusi-Sciara Follone

    Piano Dammusi-Sciara Follone

  • Barocco

    Barocco

  • Riserva Fiumedinisi

    Riserva Fiumedinisi

  • Bizantini

    Bizantini

  • Palazzi storici

    Palazzi storici

  • Grotte

    Grotte

  • Aree protette

    Aree protette

  • Romani

    Romani

Italiano English Etna - Venerdì 19-04-2024 10:45:34 - Il sole sorge alle 06:16 e tramonta alle 19:41 - Luna gibbosa crescente luna
Le news di Etnanatura -- Torre san Filippo -- Cugno Case Vecchie -- Santa Lucia di Mendola -- Montagna di Ramacca -- Faggio della Rocca -- Hanno visitato il sito: 92.950.385 utenti - Nel 2024: 1.630.127 - Nel mese di Aprile: 230.261 - Oggi: 5.986 - On line: 284
Plantago major
Plantago major
Plantago major
Famiglia: Plantaginacee Caratteristiche: Pianta erbaea perenne con foglie basilari grandi disposte a rosetta; fiori ermafroditi regolari riuniti in spighe cilindriche; frutto deiscente ovato avvolto dal calice e dalla corolla persistenti, con pochi (2-8) semi angolisi. Nome volgare: Piantaggine Congeneri: Plantago media, P. lanceolata Habitat: Comune nelle stazioni a terreno umidiccio, ricco di nitrati, nei ruderati, negli orti e lungo le strade. 0-1500 m. Maggio settembre Uso in cucina: Si raccolgono le foglioline centrali della rosetta finchè non sono troppo grandi e coriacee. Dato che la pianta é molto forte, potete addirittura tagliare tutte le foglie, cosí che, la volta dopo, sarete sicuri di trovare le giovani foglioline adatte alla vostra tavola. La raccolta puó essere effettuata senza paura di compromettere la specie data la sua notevole diffusione. Le foglie sono ottime come insalata verde, se avrete l'accortezza di scegliere solo quelle piú tenere. Questo é un uso decisamente consigliato per salvare integralmente il contenuto di vitamina A e C di cui la pianta é ricca. Ottima anche per preparare squisiti minestroni. Spesso é unita ad altre piante, lessata e condita con olio e aceto aromatico. Quando viene cotta ha la proprietá di tingere di verde le pietanze in cui é presente. Dal libro "Erbe di cittá" vol I - di Giovammi Appendino - Riccardo Luciano - Renzo Salvo - ed ArabaFenice. Le piantaggini sono, con le euforbie, fra le piante piú cosmopolita che si conoscano. Le si ritrovano a tutte le latitudini, ed in tutti gli habitat, dalle praterie alpine ai margini delle strade piú trafficate. Si sono adattate a tutti gli ambienti disturbati dall'uomo, al punto che si pensa che l'etimologia del nome latino della pianta (Plantago, cioé pianta del piede) faccia riferimento non tanto all'aspetto delle foglie e della loro rosetta basale, quanto piuttosto al fatto che le suole delle scarpe sono il suo mezzo preferito di diffusione e che la pianta é molto resistente al calpestio. La diffusione dei semi é particolare. La pianta ne produce moltissimi (quasi 20.000 per scapo florale), accumulati a gruppi di 8-16 in capsule che, quando piove od il tempo é umido, diventano attaccaticce per la presenza di mucillagini. In questo modo, si attaccano ai piedi di chi, uomo o animale, calpesta la pianta. Gli indiani d'America chiamavano la piantaggine "l'impronta dei visi pallidi", perchè la pianta li seguiva dovunque andassero. Nonostante il loro aspetto anonimo, le piantaggini sono piante utili. Sono mangiate da molti animali, e possono anche essere consumate dall'uomo, sia crude in insalata (foglie giovani e tenere) che cotte in zuppe, frittate e soufflè. Il sapore é leggermente amarognolo per la presenza di tannini e fenoli, ma non sgradevole, con un aroma che ricorda quello dei funghi. I fiori sono una fonte di nettare per gli insetti, e gli uccelli sono ghiotti dei suoi semi. I semi delle psillio, una piantagg
Link percorso: Timpa Leucatia
Comune: Catania - Località: Leucatia
Coordinate. Inizio percorso: 37°32'24''-15°04'56''- Fine percorso: 37°32'34''-15°04'59''
Quota. Inizio percorso: 187 m - Fine percorso: 206 m
Avvertenze - Chi siamo - Mappa del sito - Siti amici - Sitografia Etna - Scrivici

© 2024 Etnanatura.it - Camillo Bella - Tutti i contenuti del sito sono distribuiti con licenza Creative Commons attrib. non comm.4.0 Italia(CC BY-NC-SA 4.0 DEED)