Descrizione |
Il monumento certamente piú antico di Rometta é la chiesa di Gesú e Maria, anticamente detta di Santa Maria della Candelora (o dei Cerei), risalente ai secoli della dominazione Bizantina, tra il VI e X secolo.
Presso questa chiesa, alla fine del secolo XIII, si stabilí un convento di suore trasferitosi dalla piana di Milazzo dove aveva il titolo di Santa Maria di Basicó. Nel 1320 le suore ottennero l'approvazione pontificia del loro trasferimento a Rometta, ma nel 1345, per intercessione della regina Elisabetta D'Aragona, passarono a Messina. Non si sa quale regola seguissero all'origine, ma dal momento che si trasferirono a Messina professarono quella di Santa Chiara. La chiesa di Rometta rimase pare sino al 1871 giuspatronato (complesso di privilegi che spettano ai fondatori di una chiesa) di quel monastero messinese e ancora sembra che nel 1857 esistessero presso di essa i ruderi del convento.
La chiesa di Bizantina di Rometta sorge su un impianto quadrato, che dá all'esterno l'aspetto di una massa parallelepipeda sormontata da un tamburo poligonale, da cui emerge un depresso cupolino emisferico.
Le quattro pareti esterne erano, semplicemente rivestite da intonaco che essendosi in parte staccato permette di analizzate l'interna struttura dei muri, formata nella massima parte, da pietra calcarea rinzeppata con rottami di materiale laterizio, rinforzata a regolata in alcuni punti da materiale lapideo.
A differenza delle pareti, tutti gli archi delle porte e delle finestre, e cosí pure gli arconi delle volte e quelli su cui poggia la cupola, sono costruiti con una struttura di regolari conci di pietra dura alternati con gruppi di tre mattoni disposti a coltello.
Come si puó notare inoltre sia all'interno che all'esterno sono visibili tracce di aggiunte posteriori.
Nella fronte rivolta a mezzogiorno si vede l'impronta di una porta, ora murata, il tracciato della quale si disegna nettamente all'interno con in suo arco acuto costruito per mezzo di conci di tufo giallo; una graziosa mostra cinquecentesca, in pietra geliva del posto, inquadra poi una porticina, anch'essa murata, sulla parete esterna ad occidente.
L'interno un tempo interamente affrescato oggi presenta solo pochi resti di tali capolavori.
Da Archeoclub Rometta. |