Etnanatura
Italiano English Etna - Lunedì 29-04-2024 16:56:21 - Il sole sorge alle 06:04 e tramonta alle 19:50 - Luna gibbosa calante luna
Le news di Etnanatura -- Fossa delle Felci -- San Giovanni Palagonia -- Cerze gemelle Dagalone -- Coste santa Febronia -- Eremo santa Febronia -- Torre san Filippo -- Cugno Case Vecchie -- Hanno visitato il sito: 93.090.650 utenti - Nel 2024: 1.770.392 - Nel mese di Aprile: 370.526 - Oggi: 15.471 - On line: 273

Foto - Palazzo Corvaja Taormina
Per saperne di più: pagina Etnanatura--> Palazzo Corvaja Taormina

Descrizione:
Nel corso dell'XI secolo, durante l'occupazione araba venne fortificata la città con la costruzione di una torre laddove preesistevano l'agorà dei greci, il forum dei romani ed i ruderi del monastero, eretto nel 1275, delle suore canonisse di Valverde. Tale costruzione costituisce ancora oggi il nucleo centrale di Palazzo Corvaja. La costruzione fu ampliata alla fine del XIII secolo con l'aggiunta del corpo di fabbrica che si sviluppa sulla sinistra del portone d'ingresso. Quest'ultimo, noto come "Salone del Maestro giustiziere", fu eretto per opera di Juan de Termes, nominato da Federico II, Prefetto e Maestro di Giustizia. Con questo ampliamento, viene aggiunta una piccola scala che dal cortile d'accesso porta al primo piano. Sul pianerottolo, sono visibili tre splendidi pannelli scolpiti ad altorilievi in pietra di Siracusa raffiguranti la creazione di Eva, il peccato originale e la cacciata dal paradiso. L'ala destra dell'edificio fu realizzata agli inizi del Quattrocento per permettere le riunioni del Parlamento siciliano, convocate a partire dal 1411 nel grande salone quattrocentesco, da Bianca di Navarra, seconda moglie del defunto re Martino il giovane e reggente del regno di Sicilia. Per questo motivo, il palazzo assume anche il nome di Palazzo del Parlamento o della regina Bianca di Navarra. Alla fine della seconda guerra mondiale, il palazzo versava in condizioni pietose ed era stato occupato da alcune famiglie che vi si erano stabilite. Il primo sindaco del dopoguerra fece espropriare il palazzo e per tre anni, si procedette al restauro completo ad opera dell'architetto napoletano Armando Dillon, lo stesso incaricato di restaurare il Duomo di Taormina. La facciata, in pietra di Taormina, presenta delle finestre bifore con archi acuti e capitelli corinzi che appoggiano su una fascia che divide in due l'altezza. Quest'ultimo è impreziosito da due liste di pietra lavica nera. Sulla sommità, la merlatura a corona richiama il carattere di fortificazione presente in altri edifici taorminesi.
Fonte Wikipeda.
Avvertenze - Chi siamo - Mappa del sito - Siti amici - Sitografia Etna - Scrivici

© 2024 Etnanatura.it - Camillo Bella - Tutti i contenuti del sito sono distribuiti con licenza Creative Commons attrib. non comm.4.0 Italia(CC BY-NC-SA 4.0 DEED)