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Torrente Vacco
Descrizione:
La fiumara del Fiumedinisi procede a nord dell’omonimo paese, biforcandosi dopo circa 6 km: il ramo di sinistra è il torrente Vacco, che si apre su un’area mineraria dove si trovano le Pietre di Caloro, mentre a destra continua prendendo il nome di Santissima.
I Greci chiamarono il fiume della valle Chrisorhoas perchè tra le rive dello stesso trovarono rasure di oro. Il prezioso minerale veniva ricavato dalla sabbia del torrente che attraversava la zona mineraria montana. L’oro estratto serviva alla fabbricazione di monete e, più spesso, di utensili domestici e gioielli di gran pregio, destinati alle famiglie patrizie della Sicilia.
Durante il periodo arabo nella zona viene riposto un certo interesse per le miniere di ferro, mentre Ruggero II concentrò il suo interesse per il vetriolo e l’allume, non tralasciando l’oro, con il quale fece rivestire i capitelli del duomo di Messina.
In epoca più recente vi si estraevano minerali di piombo "argentifero" e di zinco.