Etnanatura Fauna: Luscinia megarhynchos
Etna - Domenica 15-06-2025 10:21:00 - Il sole sorge alle 05:36 e tramonta alle 20:24 - Luna gibbosa calante luna
Benvenuti su etnanatura.it - Le news di Etnanatura -- Schiena dell Asino -- San Filippo Aci Catena -- Museo Vagliasindi -- Antiquarium Ryolo -- Piazza Carafa -- Bosco Marineo Cozzarelli -- Hanno visitato il sito: 102.626.283 utenti - Nel 2025: 5.634.042 - Nel mese di Giugno: 183.435 - Oggi: 8.973 - On line: 237
Luscinia megarhynchos
Luscinia megarhynchos
Nome scientifico: Luscinia megarhynchos
Nome volgare: Usignolo comune
L'usignolo comune (Luscinia megarhynchos (Brehm, 1831) è un uccello passeriforme della famiglia dei Muscicapidi, in precedenza collocato fra i Turdidi. Un usignolo adulto misura dal becco fino alla punta della coda circa 16,5 cm ed è quindi grande quanto un passero domestico (Passer domesticus). L'usignolo può essere confuso con l'usignolo maggiore (Luscinia luscinia), poiché entrambi hanno il ventre tra il marrone chiaro e il grigio scuro, la schiena marrone e la coda rosso marroncino. Diversamente, l'usignolo maggiore è più o meno a tinte scure.
Canto. L'usignolo canta bene, con toni chiari e forti. Il suo canto è considerato tra i più belli e i più complessi degli uccelli canori ed è composto di strofe di toni singoli e doppi densamente allineati l'uno all'altro. All'inizio della primavera gli usignoli cantano prevalentemente di notte fino al mattino, il canto serve in questo punto soprattutto per la delimitazione delle riserve e per l'attrazione di partner femminili. A primavera inoltrata gli usignoli si possono sentire nitidamente anche durante il giorno. Gli usignoli maschi imparano a cantare nella prima giovinezza dagli uccelli vicini e conoscono con scioltezza tra i 120 e i 260 tipi diversi di strofe, scelti in un repertorio di almeno 2300 "canzoni"che durano per lo più da due a quattro secondi. Le differenze nei repertori di strofe appresi e le variazioni di caratteristiche strofe permettono la differenziazione di dialetti regionali. Il canto dell'usignolo è oggetto di ricerca da parte dell'etologia soprattutto per la sua complessità e per la funzione della memoria. In passato il canto dell'usignolo veniva considerato un antidolorifico e doveva portare al morente una morte dolce e al malato una pronta guarigione.
Alimentazione. Gli usignoli si nutrono prevalentemente di insetti, vermi o larve e di tanti altri invertebrati, ma in autunno il loro nutrimento principale sono le bacche.
Riproduzione. L'usignolo costruisce il nido sul terreno. Il fondo è composto di fogliame, dentro vi sono muschio e spighe. L'usignolo femmina costruisce il nido da sola. Il tempo di cova va da metà maggio a metà giugno. Solitamente c'è una sola covata all'anno, in condizioni climatiche favorevoli tuttavia possono esservi anche due covate. La covata è composta da 4 o 6 uova scure verdastre. Le uova vengono covate dalle femmine per 13 o 14 giorni. I piccoli vengono nutriti da entrambi i genitori. Dopo 11 o 12 giorni i giovani lasciano il nido ma vengono curati ancora per 14 o 15 giorni.
Distribuzione e habitat. Gli usignoli sono uccelli migratori e sono comuni in Asia, Europa e Nordafrica. Gli usignoli dell'Europa centrale svernano in Africa. Si possono trovare in foreste decidue fitte o in boscaglie. Prediligono in particolare terreni umidi ma anche boscaglie non troppo umide. Nidificano vicino al terreno.
Fonte Wikipedia
Foto di Salvo Patti
Dipartimento botanica
>Fauna Siciliana
  • Aggiungi a preferiti
  • Pagina Facebook
  • Gruppo Facebook
  • Instagram
  • Youtube
  • Wikiloc
  • Tiktok
  • Bluesky