Etnanatura Flora: Ajuga orientalis
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Ajuga orientalis
Ajuga orientalis
Nome scientifico: Ajuga orientalis
Nome volgare: Ajuga orientale
Ajuga L. 1753 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae. Il nome del genere deriva dal latino. Si tratta di una parola composta da due termini: "a" che significa "negazione, privazione"; "ugum" che significa "giogo"; quindi "senza giogo". Probabilmente il nome vuole indicare l'assenza del labbro superiore nella corolla (altrimenti presente in altri generi delle labiate). Altri autori comunque danno etimologie diverse a dimostrare che l'origine del nome di questo genere è quanto mai confusa e dubbia: Gaio Plinio Secondo (Como, 23 – Stabiae, 25 agosto 79]), che è stato uno scrittore, ammiraglio e naturalista romano, c'informa che "ajuga" potrebbe essere una corruzione del vocabolo "abigo" che vuol dire "io espello" (in riferimento alle proprietà medicinali della pianta). Altre scritture deformate del vocabolo potrebbero essere "Abuga", ma anche "Iva". Nel Medioevo comunque si trovano diversi riferimenti ad una forma diminutiva "Abigula", dalla quale per corruzione deriva l'attuale vocabolo usato comunemente per alcune specie: "Bugula" o "Bugola". Questo nome volgare comunque andrebbe usato in modo proprio solamente per la specie Ajuga reptans. Le radici sono del tipo fascicolato; in alcuni casi a fittone.
Il nome scientifico del genere è stato proposto da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Species Plantarum".
Il fusto ha una sezione quadrangolare. In alcune specie può essere caratteristicamente peloso a facce alterne. Inoltre parte delle specie di questo genere, alla base del fusto, possiedono degli stoloni (corti e forti) dai quali si ergono altri scapi fioriferi, mentre in altre specie il fusto può essere alla base sublegnoso, in altre ancora è quasi inesistente (specie acauli).
I fiori sono ermafroditi, zigomorfi, tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli (calice – corolla - androceo – gineceo) e pentameri (5-meri: la corolla e il calice sono a 5 parti).
Il frutto è uno schizocarpo ( tetrachenio reticolato) composto da 4 nucule e dalla superficie rugosa. I semi sono minuti e provvisti di endosperma (a volte scarso).
Distribuzione: il genere è ampiamente distribuito in Europa, Africa, America e soprattutto in Asia. Un paio di specie si trovano anche in Australia sud-orientale.
Habitat: l'habitat di questo genere è abbastanza vario in quanto alcune specie vivono su terreni freschi e umidicci ma altre specie preferiscono i terreni incolti e asciutti (a carattere scistoso - calcareo).
Fonte Wikipedia
I sapori di Sicilia
Dipartimento botanica
Flora spontanea Siciliana
Fiori di sicilia
Orchidee dei Peloritani
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