Etnanatura Flora: Arbutus unedo
Etna - Mercoledì 30-04-2025 11:25:10 - Il sole sorge alle 06:03 e tramonta alle 19:50 - Luna crescente luna
Benvenuti su etnanatura.it - Le news di Etnanatura -- Catacombe del Mulinello -- Case Lantieri -- Megara Iblea -- Petraro -- Grotta eremo sant'Anna -- Eremo sant'Anna -- Palazzo Bellomo -- Sentiero Ferrovia Anapo -- Museo Anapo -- Tomba Timognosa -- Hanno visitato il sito: 101.825.582 utenti - Nel 2025: 4.833.341 - Nel mese di Aprile: 732.768 - Oggi: 12.315 - On line: 222
Arbutus unedo
Arbutus unedo
Nome scientifico: Arbutus unedo
Nome volgare: Corbezzolo
Il corbezzolo (Arbutus unedo L., 1753), detto anche albatro, é un cespuglio o un piccolo albero appartenente alla famiglia delle Ericaceae, diffuso nei paesi del Mediterraneo occidentale e nelle coste meridionali d'Irlanda. L'origine del nome generico, dovuto probabilmente al sapore aspro del frutto e delle foglie, ha radici antiche da ricercarsi nel celtico 'ar' = aspro e 'butus' = cespuglio. Inoltre l'origine del nome specifico "unedo" deriva da Plinio il Vecchio che, in contrasto con l'apprezzamento che in genere riscuote il sapore del frutto, sosteneva che esso fosse insipido e che quindi dopo averne mangiato uno (unum = uno e edo = mangio) non veniva voglia di mangiarne piú. Dal nome greco del corbezzolo (kamaros) derivano molti nomi dialettali della pianta (Marche, Calabria, Campania), e anche il nome del Monte Canero, promontorio sulle cui pendici settentrionali sorge la cittá di Ancona, e la cui vegetazione é appunto ricca di piante di corbezzolo. I frutti maturano nell'anno successivo rispetto alla fioritura che dá loro origine, in autunno. La pianta si trova quindi a ospitare contemporaneamente fiori e frutti maturi, cosa che la rende particolarmente ornamentale, per la presenza sull'albero di tre vivaci colori: il rosso dei frutti, il bianco dei fiori e il verde delle foglie. Nel Risorgimento il corbezzolo, proprio a causa dei colori che assume in autunno, uguali a quelli della bandiera italiana, era considerato un simbolo del tricolore. Il poeta Giovanni Pascoli dedicó al corbezzolo una poesia. In essa si fa riferimento al passo dell'Eneide in cui Pallante, ucciso da Turno, era stato adagiato su rami di corbezzolo; il poeta vide nei colori di questa pianta una prefigurazione della bandiera nazionale e consideró Pallante il primo martire della causa nazionale.Recita l'ode di Pascoli: O verde albero italico, il tuo maggio nella bruma: s'anche tutto muora, tu il giovanile gonfalon selvaggio spieghi alla bora Si presenta come arbusto sempreverde molto ramificato, con rami giovani di colore rossastro. Puó raggiungere un'altezza compresa tra 1 e 8 metri. Le foglie hanno le caratteristiche tipiche delle piante sclerofille. Hanno forma ovale lanceolata, sono larghe 2-4 centimetri e lunghe 10-12 centimetri, hanno margine dentellato. Si trovano addensate all'apice dei rami e dotate di un picciolo corto. La lamina é coriacea e si presenta lucida e di colore verde-scuro superiormente, mentre inferiormente é piú chiara. I fiori, sono riuniti in pannocchie pendule che ne contengono tra 15 e 20. La corolla é di colore bianco-giallastro o rosea, urceolata e con 5 piccoli denti ripiegati verso l'esterno larghi 5-8 millimetri e lunghi 6-10 millimetri. Le antere sono di colore rosso scuro intenso con due cornetti gialli. La fioritura avviene in ottobre-novembre. Sono ricchi di nettare, e per questo motivo intensamente visitati dalle api, se il clima non é giá diventato troppo freddo. Dai fiori di corbezzolo si ricava dunque l
I sapori di Sicilia
Dipartimento botanica
Flora spontanea Siciliana
Fiori di sicilia
Orchidee dei Peloritani
  • Aggiungi a preferiti
  • Pagina Facebook
  • Gruppo Facebook
  • Instagram
  • Youtube
  • Wikiloc
  • Tiktok
  • Bluesky