Etnanatura Flora: Bellis sylvestris
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Bellis sylvestris
Bellis sylvestris
Nome scientifico: Bellis sylvestris
Nome volgare: Proatolina autunnale
La Pratolina autunnale (nome scientifico: Bellis sylvestris Cirillo, 1792) è una piccola pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae, molto simile alle comuni margheritine. Per i fiori così comuni come questo, l'etimologia del nome è sempre un problema in quanto si deve risalire parecchio indietro nel tempo. Alcuni dicono che il nome derivi da Bellide, una delle barbare e crudeli figlie (chiamate Danaidi) di Dànao, re di Argo; altri lo fanno derivare dal latino bellum (= guerra) in riferimento alle sue presunte capacità di guarire le ferite. Più facilmente, secondo i filologi moderni, il suo nome deriva dall'aggettivo (sempre latino) bellus (= bello, grazioso) con riferimento alla delicata freschezza di questo fiorellino. Il nome specifico (sylvestris) fa riferimento al suo habitat abituale (nei boschi). Il binomio scientifico attualmente accettato (Bellis sylvestris) è stato proposto dal medico e botanico italiano Domenico Cirillo (1739-1799) in una pubblicazione del 1792. L'altezza della pianta di aspetto vellutato varia tra i 10 - 30 cm. Sono piante acauli, senza un fusto vero e proprio: il peduncolo fiorale nasce direttamente dalla rosetta basale. La forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros), ossia sono piante erbacee (quasi cespitose) perenni con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve con delle foglie disposte a formare una rosetta basale. L'altezza della pianta di aspetto vellutato varia tra i 10 - 30 cm. Sono piante acauli, senza un fusto vero e proprio: il peduncolo fiorale nasce direttamente dalla rosetta basale. La forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros), ossia sono piante erbacee (quasi cespitose) perenni con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve con delle foglie disposte a formare una rosetta basale. Le radici sono secondarie da fittone. Fusto. Parte ipogea: la parte sotterranea consiste in un breve rizoma (a carattere fittonante). Parte epigea: la parte aerea è eretta, ispessita e priva di foglie (è afilla), alla sommità della quale si trova l'infiorescenza. La superficie è ricoperta da una sottile peluria. n questa specie è presente solamente una rosetta basale con foglie obovato-subrotonde (o anche oblanceolate) allungate e ristrette verso il picciolo (alato) mentre la parte più larga è verso l'apice della foglia. La lamina è pubescente, semplice e lievemente dentata (o crenulata) verso l'apice; la superficie è percorsa da 3 - 5 nervi sporgenti. Dimensioni delle foglie: larghezza 2 - 3 cm; lunghezza 5 - 8 cm. Lunghezza del picciolo: 2 - 4 cm. L'infiorescenza è uniflora, composta da un unico capolino. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: il peduncolo sorregge un involucro cilindrico composto da diverse squame che fanno da protezione al ricettacolo emisferico/conico sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: i fiori esterni ligulati, e i fiori centrali tubulosi. In particolare
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