Etnanatura Flora: Dipsacus fullonum
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Dipsacus fullonum
Dipsacus fullonum
Nome scientifico: Dipsacus fullonum
Nome volgare: Cardo dei lanaioli
Dipsacus fullonum, sin. Dipsacus sylvestris, è una pianta erbacea di 1-2,5 m nota come scardaccione selvatico o cardo dei lanaioli, spesso confusa con l'affine Dipsacus sativus, coltivata.
È originaria di Eurasia e Nord Africa, ma è nota anche in America, Africa, Australia e Nuova Zelanda, dove è stata introdotta erroneamente ed è spesso infestante. L'infiorescenza è di forma cilindrica, misura fino a 10 cm di lunghezza e ha fiori porpora che si seccano riducendosi a brattee scariose.
Il nome del genere deriva dalle foglie raccolte a formare una coppa alla base del fusto. L'acqua piovana può venir raccolta da questa struttura e ridurre il rischio della risalita sul fusto di afidi. Un recente esperimento ha evidenziato una maggior crescita se in questa coppa vengono aggiunti insetti morti: si tratterebbe di una parziale forma di pianta carnivora. Le foglie sono lanceolate, lunghe 20–40 cm e larghe 3–6 cm, con delle piccole spine sul lato inferiore.
La pianta è facilmente identificabile dai robusti fusto e foglie e dall'infiorescenza porpora. I primi fiori a sbocciare sono quelli a metà dell'infiorescenza, la fioritura poi si sposta verso i due estremi lasciando due sottili fasce di fiori aperti. Le parti dure si seccano e formano piccoli semi di 4–6 mm, maturi verso metà autunno. I semi sono un'importante risorsa invernale per molti uccelli invernali, spesso sono coltivati a scopo ornamentale e per attirare avifauna.
Lo Scardaccione selvatico (la specie coltivata D. sativus) era molto utilizzato nell'industria tessile per pulire e cardare la lana.
A volte è utilizzato come pianta ornamentale, anche come pianta secca.
Fonte Wikipedia.
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