Etnanatura Flora: Adiantum capillus-veneris
Etna - Domenica 11-05-2025 05:00:09 - Il sole sorge alle 05:51 e tramonta alle 20:00 - Luna piena luna
Adiantum capillus-veneris
Adiantum capillus-veneris
Adiantum capillus-veneris
Il capelvenere (Adiantum capillus-veneris L., 1753) é una felce della famiglia delle Adiantaceae. E' detta anche barba di giove (ed in greco aizoon: semprevivo). E' una pianta alta 10-40 centimetri, geofita rizomatosa. Il rizoma é strisciante e di colore bruno-nero. Le fronde sono leggere e delicate e, a questa caratteristica si deve il riferimento alla chioma di Venere, dea della bellezza. Le foglie sono cuneiformi, lunghe 5-10 millimetri, di colore verde tenue, e si inseriscono su un sottile rachide nero e lucente. Le spore sono prodotte in strutture specializzate, chiamate sori, poste sul lato inferiore delle foglie e ricoperti da una membrana, chiamata indusio. Le spore vengono rilasciate nel periodo compreso tra luglio e settembre. E' una specie subcosmopolita, diffusa in Europa, Africa, Nord Americae America Centrale. Il suo habitat naturale é rappresentato dai luoghi ombrosi e umidi. Predilige i terreni calcarei vicino alle cascate, all'imboccatura delle grotte, nei pozzi. Vegeta a quote comprese tra 0 e 1.500 metri. Per la sua predilezione per i luoghi poco luminosi viene consacrata a Plutone. Nella mitologia é una pianta legata alle ninfe delle acque. Teocrito racconta che la pianta si trovava, tra altre, presso la fonte ove Hylas, uno degli Argonauti, si recó per cercare l'acqua per la sua nave. Vi é anche un mito legato alla ninfa Driope. La ninfa si innamora di un ragazzo e lo rapisce in una grotta subacquea, la vicino una pianta di Capelvenere. Cesare Pavese, nei suoi libri parla molto del Capelvenere in quanto la ritrovava spesso nelle grotte delle Langhe. Gabriele D'Annunzio scrive nella poesia Il Fanciullo di Alcyone: E se gli occhi tuoi cesii han neri cigli, ha neri gambi il verde capelvenere. Il Capelvenere é stato usato, nei secoli scorsi, come sostitutivo del tè, soprattutto in Piemonte da cui il sostantivo piemontese "Capil" arrivato ad identificare in generale qualsiasi infuso fatto con erbe aromatiche. Da wikipedia
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