Etnanatura Flora: Arabidopsis thaliana
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Arabidopsis thaliana
Arabidopsis thaliana
Arabidopsis thaliana
Arabidopsis thaliana, detta comunemente arabetta comune (o semplicemente Arabidopsis, specialmente nella comunitá scientifica) é una piccola pianta annuale o biennale. Sebbene non sia di alcuna particolare importanza agronomica, é molto studiata in quanto é utilizzata come organismo modello per le scienze vegetali. Si presenta come una pianta erbacea di altezza compresa tra i 10 e i 50 cm. Ha fusto eretto coperto da peli ramificati, piú densi verso la base e piú radi man mano che ci si avvicina alla inflorescenza. Le foglie sono semplici, di forma ellittica o ovale, con bordo intero. Ha due tipi di foglie, quelle basali, piú grandi, disposte a rosetta, e quelle disposte sul fusto, piú piccole, sessili, con corto picciolo. Le infiorescenze si presentano a grappoli, alle estremitá del fusto o dei rami. I fiori sono ermafroditi, ovvero presentano gli attributi di entrambi i sessi. Hanno un diametro di 0.5 cm, normalmente con quattro petali bianchi. Il frutto é una siliqua lineare che compare al centro del fiore, lungo circa 3 cm e spesso circa 1 mm, cilindrico, un poco arcuato e senza peli. Contiene due cavitá nella quale alloggiano i semi ovoidali, in numero elevato: circa 30 per siliqua. A maturazione assumono un colore arancio. Arabidopsis thaliana, originariamente nativa dell'Europa e dell'Asia Centrale, é oggi presente nelle zone a clima temperato dei cinque continenti. In Italia é comune infestante diffusa in tutto il territorio. Privilegia terreni sabbiosi. Il nome del genere allude alla somiglianza della pianta al genere Arabis, "opsis" é un suffisso che ha il significato di " simile a" , "somigliante a". L'epiteto specifico "thaliana" é stato attribuito in onore al medico e botanico tedesco Johannes Thal (1542-1583). La scelta di Arabidopsis come organismo modello per la genetica e la biologia molecolare e cellulare delle piante ha diverse ragioni. Le dimensioni relativamente contenute del suo genoma (circa 125 milioni di paia di nucleotidi, in soli cinque cromosomi) l'hanno resa una pianta ideale per la creazione di mappe genetiche e per il sequenziamento del genoma, il primo ad essere stato completato, nel 2000, nel regno vegetale. Da allora il punto focale della ricerca é diventato scoprire qual é la funzione di ognuno dei circa 29 mila geni contenuti. Altri vantaggi di Arabidopsis che l'hanno eletta ad organismo modello sono le piccole dimensioni (che la rendono ideale negli spazi sempre ristretti dei laboratori e delle serre negli istituti di ricerca) e il ciclo di vita breve: servono soltanto circa sei settimane (con variazioni tra la stagione invernale e quella estiva) dalla germinazione di una piantina fino a che questa, diventata adulta, produca propri semi. Questo fatto accelera notevolmente la ricerca che per altre specie vegetali richiede tempi molto piú lunghi. Un ulteriore vantaggio di Arabidopsis é infine la semplicitá con la quale si possono produrre piante transgeniche, tramite il processo di trasf
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