Etnanatura Etnanatura Funghi: Coprinopsis picacea
Etna - Domenica 15-06-2025 19:10:28 - Il sole sorge alle 05:36 e tramonta alle 20:24 - Luna gibbosa calante luna
Benvenuti su etnanatura.it - Le news di Etnanatura -- Rifugio Giorgio Privitera -- Piano delle Donne -- Schiena dell Asino -- San Filippo Aci Catena -- Museo Vagliasindi -- Antiquarium Ryolo -- Piazza Carafa -- Bosco Marineo Cozzarelli -- Hanno visitato il sito: 102.633.425 utenti - Nel 2025: 5.641.184 - Nel mese di Giugno: 190.577 - Oggi: 16.115 - On line: 112
Coprinopsis picacea
Etnanatura non si assume nessuna responsabilità circa eventuali errori nella catalogazione dei funghi.
Prima di considerare un fungo commestibile è sempre opportuno sottoporlo a esperti certificati e autorizzati
Coprinopsis picacea
Coprinopsis picacea
Coprinus picaceus (Bull.: Fr.) è la specie di funghi di dimensioni maggiori nel genere Coprinus. Non è una specie molto conosciuta, ma molti lo reputano uno dei funghi più belli[senza fonte]; sicuramente non passa inosservato, anche perché piuttosto comune.
Cappello. Raramente può raggiungere dimensioni ragguardevoli per il genere (fino a 15 cm circa). Di forma cilindrico-ovale e di colore bruno oppure nerastro, è quasi sempre cosparso da vistose placche bianche che rappresentano il residuo del velo originale. Di consistenza molto fragile, diventa deliquescente in tempi abbastanza brevi, soprattutto se raccolto.
Lamelle. Molto fitte, di colore nero-grigio, libere al gambo, presto deliquescenti.
Gambo. Bianco, molto slanciato (può raggiungere anche 30/40 cm di lunghezza), privo di anello; di scarsa consistenza, tende a rompersi facilmente.
Carne. Chiara, sottile e piuttosto fragile. Deliquescente in tempi piuttosto brevi.
Odore: inizialmente gradevole, vanigliato, poi piuttosto sgradevole, come di "letame".
Sapore: non particolare.
Spore. Ovali e lisce, nere in massa, 16 x 12 µm (circa), presentano un poro germinativo al centro.
Habitat. Piuttosto comune, specialmente in terreni umidi, grassi e ricchi di humus, a volte in gruppi di numerosi esemplari, in boschi di latifoglie. Dall'estate fino all'autunno inoltrato.
Commestibilità. Non edule, sospetto. Comunque molto poco invitante, dato l'odore disgustoso. Se consumato unitamente a bevande alcoliche, si ritiene che possa scatenare la cosiddetta sindrome coprinica, come altre specie del suo genere; tuttavia non risultano documentati casi di intossicazione.
Fonte Wikipedia.
  • I sapori di Sicilia
  • Dipartimento botanica
  • Associazione Micologic Bresadola
  • Flora spontanea Siciliana
  • Fungaioli siciliani
  • Fauna Siciliana
  • Fiori di sicilia
  • Orchidee dei Peloritani
  • Aggiungi a preferiti
  • Pagina Facebook
  • Gruppo Facebook
  • Instagram
  • Youtube
  • Wikiloc
  • Tiktok
  • Bluesky