Etnanatura Flora: Dactylorhiza romana bianca
Etna - Domenica 11-05-2025 06:19:35 - Il sole sorge alle 05:51 e tramonta alle 20:00 - Luna piena luna
Dactylorhiza romana bianca
Dactylorhiza romana bianca
Dactylorhiza romana bianca
L'Orchide romana (nome scientifico Dactylorhiza romana (Sebast.) So, 1962) é una pianta erbacea spontanea in Italia, appartenente alla famiglia delle Orchidaceae. Il nome generico (dactylorhiza) é formato da due parole greche: "dito" e "radice" e si riferisce ai tuberi suddivisi in diversi tubercoli (tuberi a forma digito-palmata). Il nome specifico (romana) si riferisce alle zone dove piú facilmente é possibile trovare questa orchidea. é una pianta erbacea alta 15 - 30 cm. La forma biologica é geofita bulbosa (G bulb), ossia sono piante perenni che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati bulbi o tuberi, organi di riserva che annualmente producono nuovi fusti, foglie e fiori. é un'orchidea terrestre in quanto contrariamente ad altre specie, non é "epifita", ossia non vive a spese di altri vegetali di maggiori proporzioni. Radici. Le radici sono fascicolate e secondarie da bulbo, e si trovano nella parte superiore dei bulbi. Fusto. Parte ipogea: la parte sotterranea del fusto é composta da due tuberi divisi soltanto all'apice in piú lobi o tubercoli (caratteristica peculiare del genere Dactylorhiza); il primo svolge delle importanti funzioni di alimentazione del fusto, mentre il secondo raccoglie materiali nutritizi di riserva per lo sviluppo della pianta che si formerá nell'anno venturo. Parte epigea: la parte aerea del fusto é gracile, tubulosa e scanalata nella parte superiore. Alla base sono presenti alcune guaine (resti di foglie atrofizzate). Foglie. Le foglie hanno una forma strettamente lineare e sono concentrate soprattutto nella zona basale del fusto. Sulla superficie sono presenti inoltre delle nervature parallele disposte longitudinalmente (foglie di tipo parallelinervie). Sono inoltre amplessicauli e abbraccianti (guainanti) il fusto. Infiorescenza. L'infiorescenza, mediamente densa, é a forma ovoidale. I fiori sono posti alle ascelle di brattee erbacee a forma lanceolata e di colore verde scuro; le inferiori sono lunghe quanto i fiori stessi. I fiori inoltre sono resupinati, ruotati sotto-sopra tramite torsione dell'ovario[1]; in questo caso il labello é volto in basso. I fiori sono ermafroditi ed irregolarmente zigomorfi, pentaciclici (perigonio a 2 verticilli di tepali, 2 verticilli di stami (di cui uno solo fertile - essendo l'altro atrofizzato), 1 verticillo dello stilo)[2]. Il colore dei fiori é rosa-purpureo, oppure giallo tenue fino al bianco. Perigonio: il perigonio é composto da 2 verticilli con 3 tepali (o segmenti) ciascuno (3 interni e 3 esterni). I tepali esterni sono lanceolati ed eretti verso l'alto, con i lati riflessi; quello centrale é piú ovato e concavo (é inoltre arcuato in avanti) e insieme ai due tepali interni centrali (che sono conniventi) formano una specie di cappuccio a protezione degli organi riproduttori (il ginostemio). Dei tre tepali interni quello mediano (chiamato labello
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