Etnanatura Fauna: Vulpes
  • etnanatura

  • Current
Italiano English Etna - Martedì 23-04-2024 09:48:39 - Il sole sorge alle 06:11 e tramonta alle 19:44 - Luna piena luna
Le news di Etnanatura -- Coste santa Febronia -- Eremo santa Febronia -- Torre san Filippo -- Cugno Case Vecchie -- Santa Lucia di Mendola -- Hanno visitato il sito: 92.994.008 utenti - Nel 2024: 1.673.750 - Nel mese di Aprile: 273.884 - Oggi: 2.648 - On line: 114
Vulpes
Vulpes
Vulpes
La volpe rossa o semplicemente volpe (Vulpes vulpes Linnaeus, 1758) è un mammifero onnivoro appartenente alla famiglia Canidae. A seconda della sottospecie presa in considerazione, questi animali possono misurare fra i 75 ed i 140 cm, per un peso che varia fra i 3 e gli 11 kg: queste misure rendono la volpe rossa il più grande appartenente al proprio genere. Le dimensioni degli animali tendono a diminuire in direttrice N-S. Il colore, spesso rossiccio, va dal giallo al marrone, a seconda degli individui e delle regioni. La gola, il ventre e l'estremità della coda sono bianche; quest'ultima è lunga e folta. Il muso è allungato e le orecchie sono triangolari ed estremamente mobili. Normalmente vive in coppia, con i cuccioli, anche se talvolta è possibile osservarne esemplari solitari o in gruppi di 4 o 6 adulti. Il maschio marchia il territorio in modo sistematico e comunica con i propri simili attraverso segnali sonori, visivi, tattili e olfattivi. Una volpe può riconoscere un altro esemplare dall'odore, oltre a decifrarne il rango gerarchico e il livello sociale. È significativo sottolineare che, in questa specie, la coppia tende a riformarsi ogni anno e che il maschio solitamente partecipa attivamente alla cura e all'allevamento della prole, procurando il cibo e difendendo i cuccioli da possibili predatori. Nonostante sia classificato come carnivoro la volpe è un animale onnivoro nonché grande opportunista. È in grado di cacciare prede di diverse dimensioni, da insetti di 0,5 cm di lunghezza a uccelli di 1,5 m di apertura alare. La sua dieta si basa su una grande varietà di specie: invertebrati, piccoli mammiferi, uccelli, uova e piccoli anfibi e rettili. Tra i vegetali particolarmente graditi sono i frutti di bosco e altri tipi di frutta. Possono anche nutrirsi di carogne e di qualsiasi cosa di commestibile incontrino. Le volpi sono solite cacciare da sole. Con il loro raffinato senso dell’udito possono individuare piccoli mammiferi tra l’erba alta e folta balzando in aria e finendo su di loro. Possono anche cacciare prede quali i conigli appostandosi in modo furtivo e silenzioso balzando con un rapido scatto su di loro. Le volpi tendono ad avere un atteggiamento molto ossessivo nei confronti del cibo e raramente lo condividono con gli altri esemplari eccetto durante il periodo degli amori e le madri con i propri cuccioli. La quantità di cibo consumata giornalmente varia dai 0,5 kg a 1 kg al giorno. Le volpi rosse hanno uno stomaco piccolo rispetto alle loro dimensioni e per questo motivo possono mangiare solo la metà di quello che possono ingerire i cani o i lupi rispetto alla loro stazza. Nei periodi di abbondanza le volpi mettono da parte scorte alimentari per il futuro seppellendole in piccole buche di 5–10 cm. Tendono a nascondere il cibo in tanti piccoli nascondigli piuttosto che in un unico ‘grande magazzino’. Si pensa che agiscano i questo modo per non rischiare di perdere l’intera scorta in una sola volta. Per vivere in una grande varietà di ambienti diversi, le volpi devono avere una grande capacità di adattamento. Non deve sembrare strano infatti il fenomeno di due popolazioni distinte di volpi che si comportano come se fossero specie totalmente differenti. Le volpi sono animali crepuscolari o addirittura notturni nelle zone in cui l’intervento dell’uomo è massiccio ( e c’è persino presenza di luce artificiale). Per questa ragioni sono più attive di notte che di giorno. Generalmente sono cacciatori solitari. Le volpi sono animali territoriali e difendono il loro territorio in coppia durante l’inverno e da sole durante l’estate. Il loro territorio può estendersi per 50 km² anche se si riduce drasticamente anche fino a 12 km² in zone in cui il cibo è abbondante. Marcano il loro territorio mediante delle ghiandole odorifere poste vicino la coda. La sostanza odorosa secreta da questa ghiandola è composta da tioli e tioacetato, molto simile, anche se posseduta in minor quantità, a quelle dalle puzzole. I membri della famiglia comunicano tra loro attraverso il linguaggio del corpo e l’emissione di suoni differenti. Posseggono una vasta gamma di vocalizzazioni utilizzate in base alle situazioni più specifiche. Possono inoltre comunicare tra loro mediante l’olfatto e per questo spesso marcano il cibo e il territorio con l’urina. Le volpi hanno sempre avuto un impatto ambivalente nell’immaginario dell’uomo: da un lato è ritenuto un problema, che infatti predilige i piccoli animali da cortile e pollame, dall’altro è sempre stato ammirato per la sua bellezza e scaltrezza (numerosi sono infatti i racconti che narrano l’intelligenza di questo animale). Sono inoltre molto utili soprattutto in ambito agricolo per la loro capacità di liberare i campi da varie specie di roditori, che danneggiano i raccolti. A prova di questo miglioramento della loro fama vige il divieto della tradizionale caccia alla volpe in tutto il Regno Unito. Il periodo degli amori è molto variabile e cambia secondo la latitudine: nella nostra regione ha luogo in inverno, tra dicembre e febbraio. I parti avvengono generalmente tra marzo e aprile. La femmina, dopo una gestazione di 7 settimane, partorisce, in una tana, in media da 3 a 5 piccoli, che vengono allattati per un mese. AI termine di questo periodo essi iniziano a prendere i primi cibi solidi, costituiti da alimenti predigeriti dalla madre e poi rigurgitati. Questa tecnica è molto vantaggiosa poiché permette di nutrire la cucciolata senza portare le carcasse vicino alla tana e nel contempo fa sì che i piccoli non debbano spostarsi alla ricerca di cibo, esponendosi ad eventuali pericoli. Durante le prime due settimane di vita, la madre non abbandona i cuccioli, si dedica interamente al loro allattamento e viene nutrita dal maschio. La femmina non esita a trasportare in luoghi più sicuri i propri piccoli se, nei pressi della tana, vengono a crearsi fattori di disturbo. I piccoli escono dalla tana per la prima volta intorno alla quarta o quinta settimana e sono molto giocherelloni. A dieci mesi di età, raggiungono la maturità sessuale. In natura, questa specie può raggiungere un'età di 12 anni. In Italia, la sottospecie crucigera è diffusa in tutta l'area peninsulare ed in Sicilia. Da Wikipedia.
Link percorso: Piano Provenzana
Comune: Linguaglossa - Località: Piano Provenzana
Coordinate. Inizio percorso: 37°47'50''-15°02'23''- Fine percorso: 37°47'50''-15°02'23''
Quota. Inizio percorso: 1783 m - Fine percorso: 1783 m
Avvertenze - Chi siamo - Mappa del sito - Siti amici - Sitografia Etna - Scrivici

© 2024 Etnanatura.it - Camillo Bella - Tutti i contenuti del sito sono distribuiti con licenza Creative Commons attrib. non comm.4.0 Italia(CC BY-NC-SA 4.0 DEED)