Etnanatura funghi: Leccinum scabrum
Etna - Domenica 15-06-2025 15:40:52 - Il sole sorge alle 05:36 e tramonta alle 20:24 - Luna gibbosa calante luna
Benvenuti su etnanatura.it - Le news di Etnanatura -- Schiena dell Asino -- San Filippo Aci Catena -- Museo Vagliasindi -- Antiquarium Ryolo -- Piazza Carafa -- Bosco Marineo Cozzarelli -- Hanno visitato il sito: 102.629.331 utenti - Nel 2025: 5.637.090 - Nel mese di Giugno: 186.483 - Oggi: 12.021 - On line: 140
Leccinum scabrum
Etnanatura non si assume nessuna responsabilità circa eventuali errori nella catalogazione dei funghi.
Prima di considerare un fungo commestibile è sempre opportuno sottoporlo a esperti certificati e autorizzati
Leccinum scabrum
Nome scientifico: Leccinum scabrum
Nome volgare: Leccino rugoso
Il Leccinum scabrum è un fungo edule appartenente alla famiglia Boletaceae. Cappello Fino a 12 cm di larghezza, da bianco sporco a grigio chiaro con tonalità giallastre. Vellutato oppure liscio, diventa vischioso con l'umidità. E' emisferico in fase giovanile per poi diventare convesso e con l'età tende a spianarsi. Può presentare macchie più chiare o più scure. Il bordo è abbastanza regolare.
Tubuli. Biancastri, poi verdognoli, sottili, facilmente asportabili, molto più lunghi della carne del cappello.
Pori. Piccoli, circolari; da biancastri a grigi.
Gambo. Molto lungo rispetto all'ampiezza del cappello, 15 x 2 cm circa. Sodo, cilindrico, leggermente assottigliato in prossimità del cappello; di colore bianco sporco oppure grigio, ricoperto da tante piccole squamette color grigio scuro. Si può staccare facilmente dal cappello.
Carne. Di colore bianco sporco, tenera nel cappello e coriacea nel gambo. Diventa nera se manipolata oppure dopo cottura.
Odore: gradevole, leggero ed aromatico.
Sapore: grato, dolce.
Spore. Gialle in massa con sfumature cannella, fusiformi, lisce, guttulate, 13-21 x 4-6.
Habitat. Estate-autunno, nei boschi di latifoglie, soprattutto betulle. Non ama l'ombra e si può trovare in zone di erba, anche alta, o ai margini del bosco.
Commestibilità. Buona, nonostante la carne diventi nerastra alla cottura. Asportare il gambo in quanto coriaceo e di sapore cattivo, aspro. Si consiglia di consumare esemplari giovani in quanto con l'età la carne diventa un po' molle e di sapore leggermente sgradevole. A questo inconveniente però, si può ovviare frullando il fungo dopo averlo trifolato e facendo diventare il tutto una crema, da mettere sulle pietanze a piacimento.
Etimologia. Dal latino scabrum = scabro, riferito alla granulosità del gambo.
Fonte Wikipedia.
Dipartimento botanica
>Associazione Micologic Bresadola
Fungaioli siciliani
  • Aggiungi a preferiti
  • Pagina Facebook
  • Gruppo Facebook
  • Instagram
  • Youtube
  • Wikiloc
  • Tiktok
  • Bluesky