Etnanatura funghi: Macrolepiota procera
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Macrolepiota procera
Etnanatura non si assume nessuna responsabilità circa eventuali errori nella catalogazione dei funghi.
Prima di considerare un fungo commestibile è sempre opportuno sottoporlo a esperti certificati e autorizzati
Macrolepiota procera
Nome scientifico: Macrolepiota procera
Nome volgare: Mazza di tamburo
Macrolepiota procera (Scop.) Singer, Pap. Mich. Acad. Sci. 32: 141 (1948) [1946] La Macrolepiota procera, volgarmente conosciuta come Mazza di tamburo, Puppola, Bubbola maggiore, Ombrellone o Parasole é uno dei piú vistosi, conosciuti ed apprezzati funghi commestibili. La sua tossicitá da cruda, caratteristica poco nota e comune ad altre specie congeneri, é causa di non infrequenti intossicazioni. Cappello inizialmente sferoidale, poi a sezione semi-ellittica ed a maturitá piano. Dotato di umbone liscio al centro e quindi coperto di scaglie fioccose e brunicce con caratteristica disposizione radiale, sempre piú rade verso il margine che si presenta sfrangiato. La cuticola é color nocciola-biancastra, fibrillosa e setosa. Di dimensioni ragguardevoli che vanno dai 15 finanche ai 40 cm. Le lamelle sono fitte e di colore bianco, poi tendenti al color cipria e facilmente imbrunenti al tocco. Ventricose, ed alte, mostrano un evidente distacco dal gambo. Il gambo é assai slanciato e sottile (20-45 cm x 10-20 mm), di diametro pressochè costante e normalmente diritto, fibroso, abbastanza duro nei giovani esemplari, farcito ed infine cavo. Bulboso al piede, é adornato da un anello doppio, scorrevole e persistente. Al di sotto dell'anello presenta la caratteristica ed evidente squamatura color caffellatte. Bianca e tendente al rosato al taglio, fioccosa e fragile nel cappello é fibrosa (quasi legnosa) nel gambo.Odore: di nocciola. Sapore: di nocciola, specialmente negli esemplari giovani. Piú aromatico negli esemplari adulti. Come per altre specie fungine, dopo la cottura la "resa" non é molto elevata in quanto i cappelli - anche se di dimensioni enormi - si riducono considerevolmente in larghezza. Le spore di colore bianco in massa, sono ialine, ellittiche e grandi (13-20 x 9-11 μm), e presentano un vistoso poro germinativo. Vive indifferentemente in boschi di latifoglie o di conifere, come nei prati e nelle radure. Spesso gregario. Dall'estate all'autunno. Commestibilitá eccellente, consumare solo il cappello. I gambi migliori possono essere essiccati ed utilizzati in polvere per insaporire sughi oppure adoperati a mo' di formaggio grattugiato sui primi piatti. Si presta per la preparazione di cotolette, quando il cappello é totalmente aperto e con le lamelle ancora bianche, mentre con gli esemplari piú giovani (non ancora aperti) si preparano gustose frittate. Attenzione! Commestibile con cautela - fungo leggermente tossico da crudo, che necessita di prolungata cottura, e perció va evitata la preparazione alla piastra o alla griglia, in quanto le parti interne potrebbero rimanere parzialmente crude. Gli esemplari essiccati spontaneamente sono piú aromatici e dovrebbero aver perso la loro tossicitá; si consiglia comunque di consumarli previa cottura. Si raccomanda di non immergere il gambo degli esemplari ancora chiusi, per accelerarne l'apertura. Ció potrebbe comportare una maggiore tossicitá del fungo. Da Wikipedia.
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>Associazione Micologic Bresadola
Fungaioli siciliani
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