Etnanatura funghi: Scleroderma citrinum
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Scleroderma citrinum
Etnanatura non si assume nessuna responsabilità circa eventuali errori nella catalogazione dei funghi.
Prima di considerare un fungo commestibile è sempre opportuno sottoporlo a esperti certificati e autorizzati
Scleroderma citrinum
Nome scientifico: Scleroderma citrinum
Nome volgare: Scleroderma citrino
Scleroderma citrinum Pers., Synopsis Methodica Fungorum (Gottinga): 153 (1801).
Corpo fruttifero. Inizialmente di forma globosa, ellissoidale, più o meno irregolare con piccole pieghe; alla base è più stretto e forma una specie di gambo. Con l'età si rompe sulla parte superiore fino ad aprirsi completamente, per poi diffondere le spore. Di colore bianco-sporco, giallo paglierino oppure giallo sporco, spesso si presenta con evidenti segni di screpolatura.
Gleba. Coriacea, gommosa, alla fine pulverulenta. Di color grigio da giovane, poi oliva, successivamente verde scuro, infine nera.
Odore: fenolico leggero, sgradevole. Più intenso nella gleba.
Spore. Scure in massa.
Habitat Gregario, spesso cresce in colonie di numerosi individui, nei boschi di latifoglia oppure nei parchi cittadini ed a volte anche in piccole aiuole; su ceppaie marcescenti, fogliame in decomposizione o su terreno arato; dall'estate fino all'autunno inoltrato. Molto comune nei castagneti, dove talvolta diventa addirittura infestante. Tale invasione viene a volte contrastata da una specie parassita che cresce sul suo corpo fruttifero rendendola sterile, lo Xerocomus parasiticus, edule (vedi figura).
Commestibilità. Velenoso, può causare avvelenamenti seri se ingerito in quantità.
Specie simili. Altre specie del genere Scleroderma. A volte viene confuso con alcune specie del genere Lycoperdon (es. L. piriforme, L. perlatum, eduli) oppure con alcune specie del genere Bovista.
Etimologia. Genere. dal greco skleròs = duro e derma =pelle. Specie. Dal latino citrum = limone, per via del colore giallo.
Fonte Wikipedia
Dipartimento botanica
>Associazione Micologic Bresadola
Fungaioli siciliani
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