Etnanatura non si assume nessuna responsabilità circa eventuali errori nella catalogazione dei funghi.
Prima di considerare un fungo commestibile è sempre opportuno sottoporlo a esperti certificati e autorizzati
La volvaria vischiosa (Volvopluteus gloiocephalus (DC.) Vizzini, Contu & Justo, 2011) é un fungo basidiomicete della famiglia Pluteaceae.
Cappello. 6–15 cm di diametro, prima conico, poi campanulato e infine appianato, qualche volta presenta al centro un umbone.
Cuticola. Liscia, glabra e vischiosa, lucente a tempo umido, opaca e fibrillosa a tempo secco, di colore bianco-grigiastro con qualche riflesso verdastro al margine.
Margine. Liscio o leggermente striato.
Lamelle. Fitte, ventricose, libere, bianco-crema, poi grigio-rosa e infine bruno-rosa, con filo seghettato.
Gambo. 8-20 x 1–2 cm, diritto, rastremato all'apice ed ingrossato alla base, bulboso, pieno, fragile, asciutto e fibrilloso, pruinoso in alto, di colore bianco, poi grigio, infine grigio-brunastro.
Volva. Grande, alta, sottile e membranosa, bilobata, fragile, molto aderente, staccata solo all'apice, di colore bianco, bianco grigio.
Carne. Tenera, fragile ed elastica, bianca, bruna sotto la cuticola. Odore e sapore nulli o lievemente rafanoidi.
Distribuzione e habitat. Fruttifica a gruppi numerosi, dalla primavera all'autunno inoltrato, in prati ben concimati, soprattutto letame e paglia.
Caratteri microscopici.
Spore. Rosa in massa, ellissoidali, lisce, 12-17 x 7-10 µm.
Basidi. Clavati, tetrasporici.
Fonte
Wikipedia.