• Quercia santo Stefano

    Quercia santo Stefano

  • Torre Ciaramella

    Torre Ciaramella

  • Villa romana Patti marina

    Villa romana Patti marina

  • Badia san Vincenzo

    Badia san Vincenzo

  • Castello Saraceno Taormina

    Castello Saraceno Taormina

  • Antiquarium Francavilla

    Antiquarium Francavilla

  • Pidata di sant Agata

    Pidata di sant Agata

  • Tindari

    Tindari

  • Acero di Caselle

    Acero di Caselle

  • Grotta della Dinamite

    Grotta della Dinamite

  • Grotta Falconiera

    Grotta Falconiera

  • Pozzo Catalmo

    Pozzo Catalmo

  • Quercia Fago

    Quercia Fago

  • Gole della Cantera

    Gole della Cantera

  • Pantano Lentini

    Pantano Lentini

  • Palazzo Mauro

    Palazzo Mauro

  • Torre Castello Randazzo

    Torre Castello Randazzo

  • Santa Caterina Alessandrina

    Santa Caterina Alessandrina

  • Grotta santa Maria della Neve

    Grotta santa Maria della Neve

  • Palazzo Corvaja

    Palazzo Corvaja

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Leontinoi

Sotto la voce "Leontinoi" abbiamo inserito tutti i siti archeologici che ricadono nel territorio di Lentini-Carlentini. Quindi non solo quelli di origine Greca ma anche i siti preistorici, romani e medioevali. Leontinoi, una delle più antiche colonie greche di Sicilia fu fondata nel 729 a.C., da una colonia di Calcidesi, guidati da Teocle, provenienti dalla vicina Naxos. La città fu costruita per un duplice scopo; fermare l'espansione verso nord della corinzia Siracusa ma soprattutto, avere il dominio della fertilissima piana di Catania. Il più antico insediamento calcidese occupò il colle San Mauro; più tardi, quando la città divenne un grosso centro commerciale, l'abitato incluse l'opposto colle Metapiccola, con l'immediata valle San Mauro. La più antica storia della città ci è quasi del tutto ignota: sappiamo che all'inizio fu soggetta ad un regime oligarchico, viene però anche tramandato il nome del tiranno Panaitios, che salì al potere verso la fiine del VII sec. a.C., approfittando di un conflitto tra borghesi e popolo. Agli inizi del V sec. a.C. fu conquistata da Ippocrate, che distrusse la prima fortificazione "tenaglia". In seguito, entrò nella sfera di Siracusa che la condizionò enormemente; varie volte la città fu sottomessa, abbandonata e i leontini costretti a trasferirsi a Siracusa. Nel 214 a.C., nel corso della seconda guerra punica, fu conquistata dai Romani e iscritta fra le città decumane. Le fortificazioni caratterizzate da un sistema a "tenaglia" sui due colli sono databili dal VI sec. a.C. in avanti, successivi rifacimenti e rafforzamenti, in rapporto alle vicende storiche, giungono fino al III sec. a.C.. Merita attenzione il muro che circonda il colle San Mauro databile probabilmente al IV sec. a.C., sulla base dei caratteri epigrafici dei marchi di cava, e non al VII sec. a.C. come considerato al momento della scavo. Le necropoli si estendono in prevalenza a nord della città. Il settore più antico finora rinvenuto nel corso di recenti scavi risalente al VII sec. a.C., è ubicato al di sotto della moderna Lentini (via Garibaldi). Antistante la Porta Sud, si estende la necropoli meridionale (VI/III sec. a.C.) con caratteristiche tombe monumentali a gradoni, le cosiddette epitimbie, collocate al di sopra o in corrispondenza di inumazioni in fossa, di età ellenistica e riservate ad una classe di potenti.
Da Pro Loco Carlentini

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