• Quercia Fondannone

    Quercia Fondannone

  • Cuba Imbischi

    Cuba Imbischi

  • Favare santa Venera

    Favare santa Venera

  • Quercia Loco

    Quercia Loco

  • Immacolatelle Micio Conti

    Immacolatelle Micio Conti

  • Serra del Salifizio

    Serra del Salifizio

  • Museo archeologico Ramacca

    Museo archeologico Ramacca

  • Loreto

    Loreto

  • Grotta Comune

    Grotta Comune

  • Ponte Saraceno

    Ponte Saraceno

  • Bivacco Grandi Querce

    Bivacco Grandi Querce

  • Castello di Buccheri

    Castello di Buccheri

  • Contrada Airone

    Contrada Airone

  • Grotta Vadalato

    Grotta Vadalato

  • Necropoli Ossena

    Necropoli Ossena

  • Parco monte Troina

    Parco monte Troina

  • Alcantara gole Ficarazzi

    Alcantara gole Ficarazzi

  • Monte Conca

    Monte Conca

  • Grotta monte Nero delle Concazze

    Grotta monte Nero delle Concazze

  • Necropoli piano Cannelle

    Necropoli piano Cannelle

  • Current
Italiano English Etna - Giovedì 23-05-2024 19:18:38 - Il sole sorge alle 05:42 e tramonta alle 20:11 - Luna gibbosa calante luna
Le news di Etnanatura -- I vandali. -- Schiena dell Asino monte Pomiciaro -- Schiena dell'Asino Piano del Vescovo -- Villa Capuana -- Grotta sant'Agrippina -- Hanno visitato il sito: 93.395.195 utenti - Nel 2024: 2.074.937 - Nel mese di Maggio: 288.853 - Oggi: 14.902 - On line: 352

Foto - Chiesa sant'Antonio Acireale
Per saperne di più: pagina Etnanatura--> Chiesa sant Antonio Acireale

Descrizione:
Genericamente ritenuto il più antico tempio della città, le sue origini risalgono alla scampata epidemia di peste del 1466, quando gli abitanti di Aquilia Nuova eressero l'edificio in onore di San Sebastiano cui si attribuiva il debellamento della malattia. Con l'istituzione del nuovo tempio dedicato al compatrono civico, il 13 luglio 1652, sulla base di un comune accordo tra la Confraternita di Sant'Antonio e la Confraternita di San Sebastiano viene dedicata a Sant'Antonio di Padova: San Sebastiano fu infatti proclamato in tale occasione compatrono della città, al quale fu dedicata la costruenda e più ampia basilica.
Rimaneggiata in parte, con l'aggiunta del campanile e con un ampliamento della facciata, venne interamente affrescata nel 1755 da Pietro Paolo Vasta che, fu colpito da apoplessia mentre dipingeva la volta, precipitò dalle impalcature finendone paraplegico. L'opere fu proseguita dal figlio Alessandro.
A pianta semplice e unica navata, l'edificio si presenta sobriamente tranne per il registro centrale della facciata dove una complessa macchina architettonica tardo-gotica lega il portale a tutto sesto frontonato con la finestra e un ampio timpano gugliato su cui si apre il rosone. Elementi decorativi gotici arricchiscono l'opera. Sul lato destro svetta una torre campanaria di gusto secentesco ingentilita da una balaustra murata e volti di putti a decorare gli archivolti della cella campanaria.
Coperta da un'unica volta a botte e terminante in un cappellone, la chiesa si presenta riccamente affrescata.
Gli affreschi furono realizzati da Pietro Paolo Vasta e del figlio Alessandro Vasta, autore del quadri ad olio di Sant'Antonio di Padova, dello Ecce Homo e della Vergine Immacolata. I quadri Santa Cecilia e San Cristoforo sono di Michele Vecchio.
Fonte Wikipedia
Avvertenze - Chi siamo - Mappa del sito - Siti amici - Sitografia Etna - Scrivici

© 2024 Etnanatura.it - Camillo Bella - Tutti i contenuti del sito sono distribuiti con licenza Creative Commons attrib. non comm.4.0 Italia(CC BY-NC-SA 4.0 DEED)