• Bosco di Aci

    Bosco di Aci

  • Archeologia industriale

    Archeologia industriale

  • Parchi urbani

    Parchi urbani

  • Consigliati

    Consigliati

  • Timpa Acireale

    Timpa Acireale

  • Castelli e ruderi

    Castelli e ruderi

  • Simeto

    Simeto

  • Etna

    Etna

  • Nebrodi

    Nebrodi

  • Contrada Ilice

    Contrada Ilice

  • Demanio Pianobello

    Demanio Pianobello

  • Leontinoi

    Leontinoi

  • Cube

    Cube

  • Cubania

    Cubania

  • Speciali

    Speciali

  • Archeologia

    Archeologia

  • Iblei

    Iblei

  • Catania romana

    Catania romana

  • Noto antica

    Noto antica

  • Erei

    Erei

Italiano English Etna - Venerdì 07-06-2024 08:41:29 - Il sole sorge alle 05:36 e tramonta alle 20:21 - Luna nuova luna
Le news di Etnanatura -- Ponte sant Alfano -- Parco Zafferana -- Cedro parco Zafferana -- Cava Misericordia -- Schiena dell'Asino Piano del Vescovo -- Schiena dell'Asino monte Pomiciaro -- Hanno visitato il sito: 93.617.390 utenti - Nel 2024: 2.297.132 - Nel mese di Giugno: 102.078 - Oggi: 9.679 - On line: 229

Foto - Mendolito
Per saperne di più: pagina Etnanatura--> Mendolito

Foto di: Etnanatura, Salvo Nicotra e Ina Garaffo

Descrizione:
Il sito archeologico di Mendolito è considerato particolarmente importante per il cospicuo ripostiglio bronzeo e per l'unica iscrizione in lingua sicula di carattere monumentale ad oggi pervenuta. La frequentazione dell'area si è ipotizzata a partire dal XI-IX secolo a.C., sebbene più a est e più in alto in quota si trovi la Grotta del Santo (vedi), frequentata già in età castellucciana (prima metà del III millennio a.C.). Una serie di capanne relative alla facies etnea della cultura sicula iniziarono a costituire un villaggio certamente nel corso dell'VIII secolo a.C, periodo a cui appartengono i ritrovamenti più antichi rinvenuti negli scavi compiuti presso le aree abitative. La formazione di una cittadella si potrebbe ipotizzare quale conseguenza al sorgere delle prime poleis sicheloe, ossia le città fondate dai coloni greci in Sicilia durante la fine del secolo. L'accrescimento del potere, la conquista di porzioni sempre più consistenti di territori e la fondazione di sub-colonie da parte delle città greche porta il villaggio alla realizzazione di una massiccia opera di fortificazione in emplekton nel corso della seconda metà del VI secolo a.C., di cui ci rimane una maestosa porta stretta tra due profonde torri "a ferro di cavallo", quasi certamente rifatta in più parti, come testimonia una parete della torre ovest da cui emerge una struttura precedente dagli angoli a blocchi ben squadrati, inglobata dal resto del fortilizio a grosse pietre poligonali. Il villaggio conosce l'abbandono nel corso del V secolo a.C., forse a seguito della fondazione di Adranon. Nel corso dei secoli il sito, ormai spopolato, assume un carattere decisamente rurale: mai del tutto abbandonato - resti di tegole ellenistiche e frammenti di ceramica romana possono far pensare alla presenza di una comunità contadina - divenne tappa obbligata per il passaggio del fiume Simeto, mediante un ponte edificato originariamente in età romana. Tale struttura venne ricostruita nel corso della dominazione normanna dell'Isola e prese il nome di Ponte dei Saraceni (vedi) . Poco più a sud in contrada Sciarone è invece attestata la presenza di un culto a Santa Domenica, in un tempio forse di epoca bizantina ricostruito al tempo del Conte Ruggero e di sua nipote Adelicia, e il culto di Santa Maria, forse tempio normanno che nel XVII secolo assumerà il titolo di Santa Domenica (vedi) sostituendo definitivamente il precedente, nella contrada Santa Domenica. Relativo al periodo normanno il Mendolito è chiamato casale Bulichel e viene ceduto dalla contessa Adelicia con tutti i villani saraceni che lo popolavano al costruendo monastero di S. Lucia in Adernione nel 1158. Nel 1631 viene fondato poco oltre il borgo rurale di Carcaci, in seguito parte del territorio di Centuripe, dove venne realizzato tra il 1765 e il 1777 il ponte acquedotto del principe di Biscari Ignazio Paternò Castello (vedi). Tra il XVIII e il XIX secolo la contrada Mendolito viene lottizzata e vengono realizzati imponenti terrapieni disposti in filari ortogonali e regolari, alimentati da saie, mentre notevoli residenze rurali riempivano i campi coltivati. La campagna appare piuttosto popolosa se nel 1826 venne istituita con real decreto una fiera da tenersi per la ricorrenza di Santa Domenica presso la chiesa omonima, evento protratto fino la metà del XX secolo. La metà meridionale del sito veniva acquistato dalla famiglia Sanfilippo, cui ancora appartiene. Negli anni 1920 venne realizzata una piccola chiesetta che sostituiva il vecchio luogo di culto, ormai pericolante. Tra il XIX e il XX secolo iniziarono le prime indagini archeologiche in senso moderno della cittadella sicula.
Da Wikipedia
Avvertenze - Chi siamo - Mappa del sito - Siti amici - Sitografia Etna - Scrivici

© 2024 Etnanatura.it - Camillo Bella - Tutti i contenuti del sito sono distribuiti con licenza Creative Commons attrib. non comm.4.0 Italia(CC BY-NC-SA 4.0 DEED)