Etnanatura Fauna: Coccinellidae latreille
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Coccinellidae latreille
Coccinellidae latreille
Coccinellidae latreille
I coccinellidi (Coccinellidae Latreille, 1807) sono una famiglia di insetti dell'ordine dei Coleotteri (sottordine Polyphaga, infraordine Cucujiformia, superfamiglia Cucujoidea); presente in tutto il mondo, comprende circa 6.000 specie descritte.
Le coccinelle sono insetti di piccola taglia, in genere di grandezza compresa tra 1 e 10 mm (eccezionalmente oltre il centimetro), solitamente di forma emisferica, in genere con livree vistose a colori contrastanti.
A dispetto dell'apparente inoffensivitá e dell'aspetto simpatico, quasi tutti i Coccinellidi sono in realtá attivi predatori dotati di una notevole voracitá al punto che sono frequenti i casi di cannibalismo e comportamenti predatori alquanto sofisticati. Per questi motivi sono tra i piú interessanti predatori impiegati nella lotta biologica.
Morfologia. Gli adulti degli Scymninae sono in genere molto piccoli e con livree scure
Adulto. Il corpo ha una forma fortemente convessa, in genere emisferica o ovoidale, con livrea vivamente colorata. Non sono rare le specie che hanno un corpo di piccolissime dimensioni, dai colori uniformi e poco vistosi, spesso rivestito da una peluria.
Il capo é piccolo, seminascosto dal protorace, con antenne corte e clavate formate in genere da 11 articoli (o spesso da un numero inferiore, in genere 6). L'apparato boccale mostra il palpo mascellare con il segmento terminale molto piú sviluppato e di forma triangolare, ma in alcune specie puó essere subcilindrico o solo leggermente espanso.
Il pronoto é largo ed evidente, mentre tutte le altre parti del torace e l'addome sono completamente ricoperte dalle elitre in posizione di riposo. Le zampe sono cursorie, con tarsi composti da 4 articoli, talvolta apparentemente da 3 per la forte riduzione del penultimo tarsomero. Le elitre sono generalmente lisce. La colorazione e la maculatura sono elementi morfologici utili per la determinazione e tradizionalmente usati nella nomenclatura dei Coccinellidi, tuttavia non sempre il riferimento morfologico nel nome trova riscontro.
L'addome é breve, composto da 5 o 6 uriti apparenti, con 5 paia di spiracoli tracheali.
Le uova sono isolate oppure riunite in piccoli gruppi, di forma affusolata e di colore appariscente. La superficie é liscia oppure cosparsa di sculture. Sono deposte sulla superficie degli organi colpiti dalle prede.
Le larve sono campodeiformi, con corpo generalmente depresso in senso dorso-ventrale e allungato (da 1 a 20 mm). In molte specie presentano caratteri morfologici dorsali utili ai fini della determinazione. In alcune specie il dorso é ricoperto di secrezioni cerose bianche, talvolta sviluppate a raggiera; un occhio inesperto puó confondere queste larve con le cocciniglie. In altre specie il dorso é ricoperto di placche sclerificate, in altre da tubercoli o da processi piú o meno lunghi e ramificati. I colori possono essere poco appariscenti (bruno, nero, grigio) oppure vistosi.
La pupa ha una forma contratta, spesso é associata con l'exuvia dell'ultimo stadio larvale, che puó restare attaccata all'estremitá dell'addome oppure formare un involucro protettivo. Si rinviene facilmente sulla superficie degli organi attaccati dalle prede.
Biologia. Le larve di molte specie hanno il dorso disseminato di caratteristici processi piú o meno ramificati Riproduzione e sviluppo
I Coccinellidi svolgono una o piú generazioni l'anno e svernano in genere allo stadio di adulto. Gli accoppiamenti hanno inizio dalla primavera, dopo un periodo di alimentazione.
Le ovideposizioni variano secondo l'etologia. Alcune specie depongono le uova in gruppi di numero variabile da poche unitá a qualche decina, altre depongono le uova isolate e sparse sugli stessi organi frequentati dalle prede o fra le uova di queste. Con le uova fertili sono spesso deposte anche uova non fertili. Sembra che queste forniscano una fonte di cibo di riserva per le larve che nasceranno. La proporzione tra uova fertili e uova non fertili dipende dalla scarsitá di cibo al momento della deposizione.
Lo sviluppo postembrionale passa attraverso quattro stadi larvali e uno di pupa. Larve e adulti hanno in genere la stessa etologia e frequentano lo stesso ambiente. In genere, dopo lo sfarfallamento, l'adulto resta per un breve periodo nello stesso luogo dove si é sviluppato, ma poi si disperde alla ricerca di prede. Sono stati riscontrati fenomeni etologici complessi, riguardanti la migrazione, la riproduzione e il gregarismo, messi in relazione con la disponibilitá alimentare.
Il numero di generazioni e la durata di un ciclo di sviluppo sono correlati spesso alla biologia delle abituali prede. Le specie monovoltine attraversano in genere un periodo di quiescenza piuttosto lungo che si protrae dall'estate all'inverno. Le specie che svolgono piú generazioni, invece, possono avere talvolta un ciclo sincronizzato con quello delle prede oppure piú breve. In generale le specie che attaccano gli Afidi hanno un ciclo riproduttivo piú lungo, mentre quelle che si nutrono a spese di Cocciniglie hanno cicli piú brevi. La dinamica di popolazione é strettamente legata alla disponibilitá di prede, ma in generale i Coccinellidi hanno una feconditá elevata.
Le coccinelle hanno colori brillanti per scoraggiare i potenziali predatori. Questo sistema difensivo funziona perchè la maggior parte dei predatori associa i colori vistosi (specialmente arancione e giallo) al veleno e ai suoi spiacevoli effetti. Tale fenomeno prende il nome di aposematismo. L'aposematismo é sfruttato anche da altri insetti che imitano la livrea delle coccinelle per scoraggiare gli eventuali nemici (mimetismo batesiano).
In effetti molte coccinelle risultano tossiche per i piccoli predatori, come le lucertole o i piccoli uccelli; le coccinelle adulte, infatti, sono capaci di emettere sostanze tossiche e dal forte odore repellente dalle articolazioni delle zampe.
Prendendo una coccinella bruscamente tra le mani si puó verificare il rilascio di questo liquido, che in ogni modo é innocuo: un uomo dovrebbe ingerirne grandi quantitá prima di avvertire qualche effetto. Nel caso in cui questo meccanismo non funzionasse, la coccinella puó ritirare le zampe sotto il corpo aderendo al terreno, risultando cosí difficile da afferrare. Se neanche questo dovesse bastare la coccinella puó decidere di volare via per fuggire, essendo un'eccellente volatrice.
Regimi alimentari. I coccinellidi sono prevalentemente zoofagi predatori a spese di insetti e Acari. All'interno della famiglia si riscontra anche la presenza di specie micetofaghe e specie fitofaghe. Queste ultime sono presenti solo nella sottofamiglia degli Epilachninae.
Non mancano casi di variazioni del regime alimentare, fenomeno indicato con il termine di allotrofia. In generale peró si puó fare una distinzione abbastanza netta tra specie entomofaghe, e quindi utili, e altre fitofaghe, alcune delle quali sono responsabili di danni economici.
Predazione. L'aspetto piú interessante, dal punto di vista sia biologico sia applicativo, é il ruolo dei Coccinellidi come predatori nell'ambito degli agrosistemi. L'attivitá predatoria si svolge in modo particolare sui Rincoti Omotteri Sternorrinchi, ma rientrano fra le prede dei Coccinellidi anche altri Artropodi (Tisanotteri, Coleotteri Crisomelidi, Lepidotteri, Ortotteri, Acari).
In generale la famiglia ha sviluppato nell'etologia particolari adattamenti alla predazione tali da rendere i coccinellidi piú efficaci di altri predatori e dotarli di un potenziale biologico piú alto.
La dinamica della popolazione dei coccinellidi é adattata a quella del fitofago o dei fitofagi che rappresentano le abituali prede. Questa stretta e complessa correlazione si basa sia sulla feconditá sia sulla migrazione. La feconditá dei coccinellidi é piuttosto elevata, ma é strettamente dipendente dal grado d'infestazione. Gli adulti migrano quando la popolazione del fitofago scende sotto certi valori critici, spostandosi su altre colture o su altri agrosistemi. La migrazione é un fenomeno di particolare importanza nel mantenimento di bassi tassi di mortalitá: é noto che i coccinellidi sono molto attivi, nella primavera precoce, sulle piante erbacee che ospitano le prime infestazioni di afidi, ma poi si spostano sulle colture arboree; in estate possono attraversare un periodo di stasi per l'elevata mortalitá che si abbatte sugli afidi, ma in tarda estate si spostano sulla vegetazione spontanea dove possono trovare ospiti di sostituzione. Un altro aspetto interessante é che gli accoppiamenti hanno luogo prima delle migrazioni. Questo aspetto favorisce la tendenza alla dispersione nell'ambiente svincolandola dalle esigenze riproduttive.
La Psyllobora vigintiduopunctata é una specie utile perchè si nutre dei miceli di alcuni funghi fitopatogeni La ricerca delle prede é molto attiva ed é caratterizzata da una straordinaria mobilitá, dal momento che la preda viene trovata solo con il semplice contatto. Questo comportamento favorisce l'insediamento dei coccinellidi proprio nei siti dove le infestazioni sono piú intense.
La voracitá é elevata, cresce sensibilmente nel corso dello sviluppo larvale e raggiunge il suo massimo nell'adulto. Adulti e larve di 4ª etá sono pertanto i predatori piú attivi; ad esempio, un adulto di Coccinella septempunctata, la coccinella piú familiare, puó arrivare a predare anche 100 afidi al giorno.
Vanno infine citati comportamenti che tendono a migliorare il potenziale biologico dei coccinellidi permettendogli di superare anche condizioni ambientali avverse. In particolare la potenziale polifagia permette il passaggio ad ospiti di sostituzione quando le popolazioni della preda abituale diminuiscono. Le prede alternative sono rappresentate da altri fitofagi, ma sovente si possono riscontrare anche casi di predazione di coccinellidi a spese di individui della stessa famiglia e, non di rado, della stessa specie (cannibalismo). Un meccanismo di adattamento é anche l'allotrofia, con il passaggio ad un regime dietetico alternativo, per cui in condizioni ambientali sfavorevoli diversi coccinellidi diventano fitofagi, micetofagi, glicifagi, carpofagi, spermatofagi, nutrendosi rispettivamente di tessuti vegetali, miceli fungini, liquidi zuccherini, frutti, polline.
Fonte Wikipedia
Foto di Salvo Patti
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