-
Grotta Mompilieri
-
Museo di Adrano
-
Castello di Nelson
-
Castello Solicchiata
-
Casa Lanzafame
-
Fornace di Fornazzo
-
Nunziatella
-
Casale
-
Grotta di Aci
-
Odeon Taormina
-
Torrazza
-
Badia san Vincenzo
-
San Michele Fulgerino
-
Alcantara gole
-
Via degli Archi
-
Castello di Sperlinga
-
Monti Sartorius
-
Coda di Volpe
-
San Giovanni Siracusa
-
Lago Ogliastro
Etna - Martedì 21-03-2023 02:05:26 - Il sole sorge alle 06:00 e tramonta alle 18:13 - Luna nuova

Thaumetopoea pityocampa
È un insetto diffuso nelle regioni temperate del bacino del mar Mediterraneo (Europa meridionale, Medio Oriente e Africa settentrionale), particolarmente lungo le alberature stradali e sulle piante marginali delle formazioni boscose. È considerato come uno dei principali fattori limitanti per lo sviluppo e la sopravvivenza delle pinete del Mediterraneo. Attacca prevalentemente piante delle specie Pinus nigra e Pinus sylvestris, ma talvolta danneggia anche Pinus halepensis, Pinus pinea, Pinus mugo e Pinus pinaster; di rado attacca Pinus strobus, ed in via del tutto eccezionale può attaccare larici e cedri. I nidi di Thaumetopoea, dove svernano le larve, sono riconoscibili anche a distanza; sono di forma piriforme e di colore bianco brillante, localizzati soprattutto sulle cime e agli apici dei rami laterali. A partire dalla fine di autunno e l'inizio dell'inverno, l'osservazione dei nidi bianchi lascia pochi dubbi sulla presenza di questo lepidottero, che allo stato larvale causa danni sulle foglie (necrosi) e sui rametti, come defogliamenti. Questo insetto è conosciuto anche perché nocivo per le specie a sangue caldo, uomo compreso; i danni provocati dalla penetrazione dei peli nella cute umana, possono essere modesti o assumere notevole gravità. Nella pelle, dove si infiggono le setole o i loro frammenti, insorge un molestissimo eritema papuloso, fortemente pruriginoso, che può scomparire dopo qualche giorno; mentre conseguenze più gravi, si hanno quando i peli, o frammenti di essi, giungono a contatto con l'occhio, la mucosa nasale, la bocca o peggio ancora, quando penetrano nelle vie respiratorie e digestive.
Da Wikipedia