Etnanatura Fauna: Vulpes vulpes
Etna - Venerdì 02-05-2025 02:55:58 - Il sole sorge alle 06:01 e tramonta alle 19:52 - Luna crescente luna
Benvenuti su etnanatura.it - Le news di Etnanatura -- Pino villa Bellini -- Catacombe del Mulinello -- Case Lantieri -- Megara Iblea -- Petraro -- Grotta eremo sant'Anna -- Eremo sant'Anna -- Palazzo Bellomo -- Sentiero Ferrovia Anapo -- Museo Anapo -- Tomba Timognosa -- Hanno visitato il sito: 101.913.195 utenti - Nel 2025: 4.920.954 - Nel mese di Maggio: 71.156 - Oggi: 5.614 - On line: 145
Vulpes vulpes
Vulpes vulpes
Vulpes vulpes
La volpe rossa o semplicemente volpe (Vulpes vulpes Linnaeus, 1758) é un mammifero onnivoro appartenente alla famiglia Canidae. A seconda della sottospecie presa in considerazione, questi animali possono misurare fra i 75 ed i 140 cm, per un peso che varia fra i 3 e gli 11 kg: queste misure rendono la volpe rossa il piú grande appartenente al proprio genere. Le dimensioni degli animali tendono a diminuire in direttrice N-S. Il colore, spesso rossiccio, va dal giallo al marrone, a seconda degli individui e delle regioni. La gola, il ventre e l'estremitá della coda sono bianche; quest'ultima é lunga e folta. Il muso é allungato e le orecchie sono triangolari ed estremamente mobili. Normalmente vive in coppia, con i cuccioli, anche se talvolta é possibile osservarne esemplari solitari o in gruppi di 4 o 6 adulti. Il maschio marchia il territorio in modo sistematico e comunica con i propri simili attraverso segnali sonori, visivi, tattili e olfattivi. Una volpe puó riconoscere un altro esemplare dall'odore, oltre a decifrarne il rango gerarchico e il livello sociale. E' significativo sottolineare che, in questa specie, la coppia tende a riformarsi ogni anno e che il maschio solitamente partecipa attivamente alla cura e all'allevamento della prole, procurando il cibo e difendendo i cuccioli da possibili predatori. Nonostante sia classificato come carnivoro la volpe é un animale onnivoro nonchè grande opportunista. E' in grado di cacciare prede di diverse dimensioni, da insetti di 0,5 cm di lunghezza a uccelli di 1,5 m di apertura alare. La sua dieta si basa su una grande varietá di specie: invertebrati, piccoli mammiferi, uccelli, uova e piccoli anfibi e rettili. Tra i vegetali particolarmente graditi sono i frutti di bosco e altri tipi di frutta. Possono anche nutrirsi di carogne e di qualsiasi cosa di commestibile incontrino. Le volpi sono solite cacciare da sole. Con il loro raffinato senso dell'udito possono individuare piccoli mammiferi tra l'erba alta e folta balzando in aria e finendo su di loro. Possono anche cacciare prede quali i conigli appostandosi in modo furtivo e silenzioso balzando con un rapido scatto su di loro. Le volpi tendono ad avere un atteggiamento molto ossessivo nei confronti del cibo e raramente lo condividono con gli altri esemplari eccetto durante il periodo degli amori e le madri con i propri cuccioli. La quantitá di cibo consumata giornalmente varia dai 0,5 kg a 1 kg al giorno. Le volpi rosse hanno uno stomaco piccolo rispetto alle loro dimensioni e per questo motivo possono mangiare solo la metá di quello che possono ingerire i cani o i lupi rispetto alla loro stazza. Nei periodi di abbondanza le volpi mettono da parte scorte alimentari per il futuro seppellendole in piccole buche di 5-10 cm. Tendono a nascondere il cibo in tanti piccoli nascondigli piuttosto che in un unico "grande magazzino". Si pensa che agiscano i questo modo per non rischiare di perdere l'intera scorta in una sola volta. Per vivere in una grande varietá di ambienti diversi, le volpi devono avere una grande capacitá di adattamento. Non deve sembrare strano infatti il fenomeno di due popolazioni distinte di volpi che si comportano come se fossero specie totalmente differenti. Le volpi sono animali crepuscolari o addirittura notturni nelle zone in cui l'intervento dell'uomo é massiccio. Per questa ragioni sono piú attive di notte che di giorno. Generalmente sono cacciatori solitari. Le volpi sono animali territoriali e difendono il loro territorio in coppia durante l'inverno e da sole durante l'estate. Il loro territorio puú estendersi per 50 kmq anche se si riduce drasticamente anche fino a 12 kmq in zone in cui il cibo é abbondante. Marcano il loro territorio mediante delle ghiandole odorifere poste vicino la coda. La sostanza odorosa secreta da questa ghiandola é composta da tioli e tioacetato, molto simile, anche se posseduta in minor quantitá, a quelle dalle puzzole. I membri della famiglia comunicano tra loro attraverso il linguaggio del corpo e l'emissione di suoni differenti. Posseggono una vasta gamma di vocalizzazioni utilizzate in base alle situazioni piú specifiche. Possono inoltre comunicare tra loro mediante l'olfatto e per questo spesso marcano il cibo e il territorio con l'urina. Le volpi hanno sempre avuto un impatto ambivalente nell'immaginario dell'uomo: da un lato é ritenuto un problema, che infatti predilige i piccoli animali da cortile e pollame, dall'altro é sempre stato ammirato per la sua bellezza e scaltrezza (numerosi sono infatti i racconti che narrano l'intelligenza di questo animale). Sono inoltre molto utili soprattutto in ambito agricolo per la loro capacitá di liberare i campi da varie specie di roditori, che danneggiano i raccolti. A prova di questo miglioramento della loro fama vige il divieto della tradizionale caccia alla volpe in tutto il Regno Unito. Il periodo degli amori é molto variabile e cambia secondo la latitudine: nella nostra regione ha luogo in inverno, tra dicembre e febbraio. I parti avvengono generalmente tra marzo e aprile. La femmina, dopo una gestazione di 7 settimane, partorisce, in una tana, in media da 3 a 5 piccoli, che vengono allattati per un mese. AI termine di questo periodo essi iniziano a prendere i primi cibi solidi, costituiti da alimenti predigeriti dalla madre e poi rigurgitati. Questa tecnica é molto vantaggiosa poichè permette di nutrire la cucciolata senza portare le carcasse vicino alla tana e nel contempo fa sí che i piccoli non debbano spostarsi alla ricerca di cibo, esponendosi ad eventuali pericoli. Durante le prime due settimane di vita, la madre non abbandona i cuccioli, si dedica interamente al loro allattamento e viene nutrita dal maschio. La femmina non esita a trasportare in luoghi piú sicuri i propri piccoli se, nei pressi della tana, vengono a crearsi fattori di disturbo. I piccoli escono dalla tana per la prima volta intorno alla quarta o quinta settimana e sono molto giocherelloni. A dieci mesi di etá, raggiungono la maturitá sessuale. In natura, questa specie puó raggiungere un'etá di 12 anni. In Italia, la sottospecie crucigera é diffusa in tutta l'area peninsulare ed in Sicilia. Da Wikipedia.
  • I sapori di Sicilia
  • Dipartimento botanica
  • Associazione Micologic Bresadola
  • Flora spontanea Siciliana
  • Fungaioli siciliani
  • Fauna Siciliana
  • Fiori di sicilia
  • Orchidee dei Peloritani
  • Aggiungi a preferiti
  • Pagina Facebook
  • Gruppo Facebook
  • Instagram
  • Youtube
  • Wikiloc
  • Tiktok
  • Bluesky