San Martino Randazzo

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Sito Etnanatura: San Martino Randazzo.

La costruzione risale al secolo XIII, ma ampliamenti e ristrutturazioni vennero attuati nei secoli successivi, specialmente dopo gli ingenti danni bellici. Superbo e spettacolare il Campanile del Duecento, inalterato, a quattro dadi sovrapposti, dove si succedono, su tre ordini, coppie di finestre bifore e trifore bicrome. Fu definito dal Maganuco «un’espressione musicale, il più bel campanile di Sicilia». La facciata è tardorinascimentale, con un solenne portale al centro. All’interno, dove un recente restauro ha messo a nudo il basalto lavico delle colonne, si notano: 

-il Fonte battesimale in marmo di Angelo Riccio (1447), 
-il Crocifisso del Matinati (1530), che secondo la leggenda non volle più andarsene da Randazzo. 
-Un quadretto con la Pietà del XV sec., 
-il Ciborio gotico di marmo bianco traforato, 
-un polittico attribuito ad Antonello da Saliba (XV secolo), con la Madonna tra S. Maddalena e S. Marta, 
-una statua Madonna della Misericordia di scuola gaginesca (sec.XVJ) 
-una delicata Madonna delle Grazie in marmo attribuita a Vincenzo Gagini (1535). 
Fonte Comune di Randazzo.

Sito Etnanatura: San Martino Randazzo.

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