Grotta del labirinto

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Sito Etnanatura: Grotta del labirinto.

A circa 400 metri dopo la grotta dei Lamponi, salendo dal sentiero che conduce alla grotta del Gelo a ovest di esso, troviamo la grotta del labirinto, a quota 1756 s.l.m. con uno sviluppo di 320 m., una condotta nata dalla famosa eruzione del 1614-24 una cavitá piú superficiale e meno profonda dalle altre grotte: Diavolo, Lago, Gelo, Aci, ecc…ecc. piú piccola e intricante la rende un complesso speleo vulcanologico di notevole interesse.

 

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Grotta del Faggio

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Sito Etnanatura: Grotta del faggio.

La grotta si é formata a seguito delle colate laviche del 1614. L’eruzione dell’Etna del 1614-1624 costituisce l’eruzione piú lunga del periodo storico. Avvenne sul versante settentrionale del vulcano formando il vasto campo lavico denominato “Sciara del Follone”.

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Grotta Piano Noce

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Sito Etnanatura: Grotta Piano Noce.

Si tratta di una grotta antica a forma di cunicolo significativamente lunga.

 

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Bocche di Santoro

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Sito Etnanatura: Bocche di Santoro.

Data cruciale per la storia di Mascali é quella del 6 novembre del 1928, ricorrenza di San Leonardo, ancora oggi protettore della cittá, quando la lava dell’Etna, fuoriuscita da una bocca apertasi ad appena 1150 m di quota, incanalandosi nel torrente Pietrafucile che attraversava l’abitato, seppellí Mascali per intero lasciandone integra solo una piccola porzione periferica, l’odierna frazione di Sant’Antonino.
Wikipedia

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Grotte del Ginnasio

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Sito Etnanatura: Grotte del Ginnasio.

Il ginnasio é un ambiente scavato nella roccia di etá ellenistico-romana e riportato alla luce solo di recente. Esso é costituito da due sale comunicanti e corredate di sedili laterali. La stanza sulla destra presenta una parete franata ed é dotata di vasche per abluzioni. L’ambiente di sinistra é il meglio conservato nonchè il piú interessante. In esso si notano ancora delle incisioni in greco che designavano i posti a sedere. In corrispondenza delle lettere PRE si indicavano i posti degli anziani, presbyteroi. sotto la scritta NEO i giovani o neoteroi. L’ambiente probabilmente veniva utilizzato come aula assembleare in cui la comunitá si ritrovava.
Fonte Wikipedia

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Catacombe della Larderia

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Sito Etnanatura: Catacombe della Larderia.

“All’inizio della Cava si eleva un piccolo rilievo che contiene la piú grande grotta sepolcrale della Sicilia: essa é lunga 23 tese; é composta di tre navate parallele: quella centrale é la piú lunga; quelle laterali hanno delle piccole grotte, tutte piú o meno piene di loculi. Io ne ho contati 450; sono disposti in tutti i sensi, di ogni grandezza e per ogni etá… Queste tre navate hanno un solo ingresso.”

(Jean Houel, Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Lipari et de Malta, 1782/87)

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Catacombe cava Palombieri

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Sito Etnanatura: Catacombe di cava Palombieri,

Inserita nel circuito RETE2000 con la sigla SIC ITA090017 per le sue particolaritá florofaunistiche e vasta 546H, Cava Palombieri conserva tracce di una piccola necropoli sicula poi adattata in epoca tardo romana con tombe a forno e ad arcosolio e rifacimenti successivi bizantini. La presenza di due menorot uno a sette ed uno a nove braccia, incisi ai lati dell’ingresso testimonia una presenza ebraica.

 

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La civiltà della pietra fra l’Alcantara e l’Agro

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La grotta dei ladroni

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Sito Etnanatura: Grotta dei Ladroni.

La Grotta dei Ladri è un piccolo tunnel di scorrimento lavico che si apre in una colata preistorica in località Piano delle Donne, nei pressi del rifugio Citelli. Secondo una leggenda che si racconta nei paesi vicini (Cantarella 1985: 7) essa venne utilizzata nella seconda metà del XVIII secolo come rifugio da una banda di briganti che imperversava, invero senza grande fortuna, nella zona. Si dice che essi fossero un tal Don Carmelu, u zzu Cicciu Lera, u zzu Concettu Spotu e u zzu Cola, tutti provenienti da Palermo.

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Monti Sartorius

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Sito Etnanatura: Monti Sartorius.
I monti Sartorius nacquero, nel versante nord-est dell’Etna, a seguito dell’eruzione del 1865 che ebbe inizio il 29 gennaio e si concluse nella metà di giugno dello stesso anno.
L’attività del vulcano ebbe inizio, con emissione di vapori e gas dal monte Frumento delle Concazze, alle ore 14,30 del 28 gennaio 1865 seguita da rombi e scuotimenti e scosse sismiche.
 

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