Torre Castello Randazzo

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03-09-2009-17-24-35

La torre-castello di Randazzo, visibile da Piazza San Martino, posta su uno strapiombo di roccia lavica, è l’unica superstite delle Otto torri messe a guardia della Città sulla cinta muraria. Esistente già ai tempi di Federico II di Svevia, occupava probabilmente un’estensione maggiore di quella attuale. Fu sede del Giustiziere del Valdemone, diventando così luogo di detenzione di prigionieri e condannati a morte (le finestre con inferriate del lato nord si affacciano addirittura sulla Timpa di S.Giovanni, dove si innalzava il patibolo), per poi passare, attraverso alterne vicende, alle famiglie Romeo e Vagliasindi, che ne assunsero il titolo, ed infine venire destinato a carcere mandamentale.

Luogo orrido e buio, con le cellette a forno, il pozzo dei sepolti vivi che venivano calati con la carrucola, la camera della tortura, la galleria dei teschi; oggi restaurato e restituito alla cittadinanza, col suo nobile prospetto, il portale sovrastato dall’aquila asburgica, la torre merlata è dal 1998 è sede del Museo archeologico Paolo Vagliasindi.
Da Comune di Randazzo

Foto di Etnataura e Gianluca Greco

Sito Etnanatura: Torre Castello Randazzo.

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