Descrizione |
Nel periodo sicano forse esisteva giá il Palazzo sulla cima del monte Teja (poi divenuto Castello), nel quale abitavano i Capi dei primi Agiri e nel quale abitarono successivamente i principi-tiranni siculi. Oltre al Castello si narra esistesse una fortificazione muraria munita di porta ciclopica. Durante il periodo greco, romano e bizantino, il Castello rivestí soltanto un ruolo di rappresentanza ad uso delle varie autoritá della cittá. Con gli arabi, invece, riacquistó il ruolo originario, tornando nuovamente fortezza e costruzione di interesse primario. La fortificazione della cittá era formata da tre cinte murarie: la prima girava ad anello attorno al monte subito sotto il castello; la seconda circoscriveva una quota piú bassa del monte; la terza, molto irregolare perchè seguiva l'andamento delle rocce, si sviluppava all'altezza delle Rocche di S. Pietro. Castello di AgiraLa porta, detta Eraclea, doveva trovarsi in prossimitá di via Adamo. Nel 1354 il Castello ospitó Ludovico d'Aragona. Nei secoli XVI e XVII, perduta la propria funzione militare, cominció a decadere sino a diventare una rovina giá nel secolo XVIII. Durante il terremoto del 1693 il mastio del castello crolló e la torre centrale ottagonale fu gravemente danneggiata. Nel 1778 Vivant-Denon annotava che sulle fondamenta delle antiche mura erano state costruite le nuove case. Il Castello é, oggi, un rudere (frammenti di mura perimetrali, della torre ottagonale sveva, di una torre a due piani pericolante; una torre a piano terra, una stanza sotto il livello attuale del terreno, brevi tratti di gallerie sotterranee, due pareti) e delle antiche mura rimane solo la torre di nord-est, detta di S. Nicola.
Da Comune di Agira |