Descrizione |
Si parte dalla casermetta di Piano dei Grilli e superato il cancello, il cammino procede leggermente in salita, attraversando il cosiddetto Piano delle Ginestre in direzione di Monte Ruvolo (il cui termine deriva da rovere che in lingua siciliana si chiama “ruulu”). Se ne costeggia la base e si arriva nei pressi delle lave del 1763 diretti al passaggio tra monte Arso e monte Lepre attraverso un percorso arricchito da alberi di faggio, pino e roverella. La pista continua attraverso le lave del 1843 e prima di arrivare nei pressi di m. Egitto (in lingua siciliana si chiama “Munticittu”, ovvero piccolo monte), all'incrocio con la pista forestale che proviene da monte De Fiori, qui incontriamo la prima meraviglia, due tra le piú vecchie e grosse querce oltre millenari , sono monumenti naturali, che l'uomo deve conservare insieme alle altre 54 sparse a m. Egitto. Essi, sono testimoni solenni di tutti gli eventi ai quali sono sopravvissuti nel corso del tempo, al passaggio di tanti uomini, culture e civiltá che hanno contraddistinto in passato queste terre. Questi alberi sono un patrimonio dell'Etna, perchè sono riusciti a sopravvivere a siccitá e alluvioni, incendi, malattie, ed eventi naturali. Insomma, sono veri "Patriarchi" ma che hanno bisogno di continua protezione. Prima di giungere alla base del monte si puó ammirare sulla destra del sentiero uno dei tanti monumenti sparsi sull'Etna che hanno bisogno di essere tutelati e custoditi come dei gioielli, una vecchia mannira con un bellissimo "Pagghiaru in pietra", antica abitazione rurale pastorale. Giunti al bosco incantato di Monte Egitto, un luogo davvero fatato, attraversando un campo lavico si entra nel grembo di mamma Etna, visitando alcune grotte tra le piú belle del territorio anch'esse suscitano molte fantasie popolari, luoghi privilegiati di incontri misteriosi ed apparizioni in cui paure ancestrali, incertezze, immaginazione, sanno di magia e stupore.
Il diversamente speleo Mimmo Guzzetta (Nonna Sirya). |