Attenzione! L'ingresso nelle grotte o nelle cave comporta sempre elevati livelli di pericolo e deve essere fatto solo con attrezzature adeguate e in presenza di personale qualificato.
Il fiume Mulinello, nel suo ultimo tratto prima di sfociare nel Porto Megarese, descrive una profonda ansa incassata tra alte pareti di roccia calcarea ricche di vegetazione dando vita ad una collina denominata Cozzo del Monaco. Essa accolse nel periodo preistorico, classico e tardoantico una serie di insediamenti che sfruttavano la foce del fiume come porto-canale e la viabilitá costiera Nord-Sud. La visita interesserá in un primo momento il villaggio neolitico e le interessanti tombe a tholos della cultura di Thapsos (Bronzo Medio: 1450-1300 a.C.) scavate nella roccia lungo i fianchi della collina, le quali hanno restituito interessanti corredi costituiti da ceramiche locali e importazioni micenee che attestano i forti contatti con l'Egeo in questo periodo. Successivamente si passerá all'esplorazione della vasta catacomba in uso tra il IV e il V secolo d.C., la quale rappresenta la piú grande struttura funeraria ipogeica rurale del periodo tardo-antico del territorio a Nord di Siracusa. Sul sito sono state pubblicate diverse pubblicazioni grazie a Paolo Orsi che eseguí una campagna di scavi, o piú recentemente dallo studioso augustano di archeologia Italo Russo. Da quest'ultimo si apprende che :"il cozzo é parte di una formazione di calcari pre-pliocenici staccatasi dalla formazione che delimita la sponda destra del fiume, l'altura sitrova a circa otto metri sul livello del mare. Sul cozzo é stata rivelata la presenza di un piccolo villaggio preistorico, sono evidenti i sistemi di buche per i pali delle capanne, per tipologia assomigliano ad altri sistemi presenti alla Gisira, Brucoli e Punta Tonnara".
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